Scoprire l’intelligenza del bambino osservando…la pupù!

Il titolo potrebbe far pensare ad uno scherzo, ma non lo è: alcuni studi della School Medicine dell’Università della California hanno esaminato una possibile correlazione tra le facoltà fisiche e psichiche dei bambini ed i batteri presenti nelle loro feci e prodotti dal loro apparato digerente!

Sì mamme, avete proprio letto bene, non è uno scherzo!

Osservando ed analizzando la pupù nel pannolino del piccolo, quindi, sarebbe possibile ottenere delle preziose informazioni sulle sue potenzialità intellettive e cognitive.

L’intelligenza del bambino è legata ai batteri nelle feci

Osservando un campione di quasi 90 bambini di un anno di età, i ricercatori hanno individuato 3 gruppi di piccoli individui a seconda del tipo di batterio più diffuso nelle feci: il primo gruppo, con alte concentrazioni di Bacteroidi, il secondo con alti livelli di Faecalibacterium e il terzo con presenza massiccia di Ruminococcacaea.

Dopo un anno dall’aver raccolto i dati sui batteri presenti nell’apparato digerente dei bambini, gli scienziati hanno valutato le capacità cognitive del campione, analizzando le abilità motorie, le facoltà percettive e lo sviluppo linguistico.

Incrociando i dati raccolti dalle due fasi di osservazione, è stato verificato che i bambini con alti livelli di Bacteroidi nelle feci mostravano performance più brillanti dei coetanei e capacità cognitive più evolute.

Non solo: l’intelligenza del bambino sembrava legata alla presenza di una sola specie batterica nelle feci e non ad una varietà degli stessi.

L’intelligenza del bambino e il legame con i batteri delle feci

I ricercatori dell’Università della California, nonostante i risultati raccolti, non hanno ancora trovato una spiegazione che giustifichi la correlazione tra i due fenomeni: carica batterica e intelligenza infantile, quindi, sembrano legate, ma senza un reale motivo alla base.

Uno strano rapporto – che potrebbe lasciare molto dubbi – scientificamente ancora tutto da approfondire. Siamo sicure che ne vedremo delle belle (non letteralmente parlando però!).

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