La lettera di una mamma e il papà coraggio: due storie dall’inferno di fuoco di Atene

La serie di devastanti incendi che negli ultimi giorni hanno martoriato Atene e sconvolto la Grecia lasciano come drammatica eredità oltre 80 vittime e alcune storie che non verranno dimenticate facilmente: tra queste, stanno commuovendo particolarmente l’opinione pubblica quelle emerse dai racconti di una donna che ha perso tutta la sua famiglia e di un medico che, invece, ha avuto la fortuna di riuscire a salvare i propri cari.

La straziante lettera di una mamma

La prima delle due vicende che dominano oggi non solo sulle prime pagine dei quotidiani ellenici ma del resto del mondo è quella di una donna che ha visto morire il marito e i suoi due figli, la quattordicenne Evita e l’undicenne Andreas. Questa madre è infatti tra coloro che nell’inferno di fuoco di Mati ha perso gli affetti più cari tra cui Evita, una giovane promessa del ciclismo locale che, per sfuggire alle fiamme, si è lanciata nel vuoto dagli scogli della spiaggia di Kokkino Limanaki. “Mia figlia era una combattente, ora vivrò per provare a imitarla” ha scritto la mamma in una straziante lettera, resa pubblica in televisione attraverso un giornalista amico della famiglia.

E a proposito del marito Grigoris, morto carbonizzato assieme al piccolo Andreas nella loro auto, la donna ha affermato di essere certa che suo marito ha fatto di tutto per salvare il figlio, e se non ce l’ha fatta è solamente “perché quella è stata la volontà del Signore”. E poi la commovente chiusa: “Quando riconoscerò i loro corpi vi dirò che ho perso tutto: voi però ricordate di abbracciare i vostri figli tutti i giorni”.

Il dottor Ioannis, “papà coraggio”

La storia del dottor Ioannis Kalogirou, altrettanto drammatica, ha invece avuto un lieto fine: questo ginecologo, anch’egli residente a Mati, ha raccontato di come è riuscito a salvare il figlio di sette anni. Dopo aver ricevuto un sms da quest’ultimo, il dottor Kalogirou non ci ha pensato due volte e si è precipitato, nonostante i pompieri abbiano cercato di fermarlo, tra le fiamme dell’Hotel Cabo Verde, dove ha trovato non solo il piccolo, ma pure la cognata e il suo neonato. “Erano in pessime condizioni e così, tra il fumo, li ho estratti e li ho messi subito in macchina” ha continuato il medico, spiegando anche quale impresa sia stata riuscire ad allontanarsi dal paese con la vettura che per poco non prendeva fuoco. Il ginecologo ha candidamente ammesso che lanciarsi tra le fiamme è stata certamente una idiozia, ma che ne è valsa la pena; e a chi sui social network lo considera già un eroe, lui ha risposto così: “No, sono solo un papà molto fortunato”.

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