Mai più bambini investiti a scuola: la battaglia di una mamma

Annabianca Vincenzi, la madre della piccola Emma investita da un’auto mentre è al nido tra i boschi di Chieri, nel Torinese lancia una petizione per dire stop alle auto in prossimità di asili e aree gioco.

La raccolta firme ha radunato quasi 100mila firme, un appello ai partiti per una legge che stabilisca una distanza minima tra le zone destinate al parcheggio e al transito delle auto e quelle per i bambini.

I bambini investiti dalle auto vicino a scuola

Emma ha due anni e mezzo quando l’8 ottobre del 2019, un SUV senza conducente la investe davanti all’asilo. L’auto posteggiata nei pressi al giardino dove giocano i bambini inizia a muoversi : probabilmente il freno a mano non è inserito correttamente e la travolge. L’incidente avviene in così poco tempo che quasi nessuno riesce a rendersi conto dell’accaduto. La piccola torna a casa dopo 2 mesi di coma, 4 interventi e la salute compromessa per sempre.

Il suo non è un caso isolato, la cronaca riporta la storia di altri bambini. Il 7 agosto 2018 Lavinia a 16 mesi è investita nel cortile del nido mentre gattona, ora è in stato vegetativo, mentre la scorsa primavera Tommaso, 4 anni è travolto da un’auto mentre gioca nel giardino dell’asilo. Il piccolo non sopravvive all’incidente.

La petizione per norme più chiare e severe per proteggere la salute dei bambini

Da allora genitori e cittadini del Paese si sono uniti per dire BASTA. Annabianca raccoglie sul sito charge.org le firme, arrivate a quota 100mila firme, un grido di dolore che testimonia il bisogno di sicurezza per il mondo della scuola.

La mamma di Emma propone una legge che stabilisca una distanza minima tra il transito e il parcheggio delle auto e le aree destinate ai più piccoli. Chiede inoltre recinzioni sicure e norme più severe e chiare per la sicurezza dei bambini. Una protezione indispensabile per rendere l’ambiente scuola un luogo in cui genitori e figli si sentano sereni e protetti.

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