Maternità e lavoro: la protesta della deputata britannica Stella Creasy

La deputata britannica Stella Creasy si scaglia contro il Parlamento in relazione alla regola che vieta di portare bambini in aula.
Un sistema fin troppo datato, commenta la Creasy, ancora convinto che le donne siano delle super eroine che riescono ad incastrare mille impegni perché è questa l’immagine che la nostra società attribuisce alle mamme lavoratrici.

Dalla lettera al dibattito: il caso Stella Creasy

Tutto è nato dalla lettera recapitata alla deputata inglese qualche giorno fa, in cui veniva avvertita di non portare minori nella Camera dei Comuni, in quanto assolutamente vietato dal regolamento.
Pochi giorni prima, la donna aveva difatti presenziato in aula accompagnata dal neonato di tre mesi, e tra l’altro quella non era la prima volta che la Creasy si presentava alla Camera con uno dei figli.

Ma questa volta, alla vista del messaggio inviatole dal responsabile dell’etichetta in aula, la deputata non è stata a guardare, ed ha iniziato un vero e proprio dibattito, ribadendo che sono anni che viene detto che tale regola sarebbe da rivedere, ma la realtà è che non si è fatto ancora niente.

Maternità e lavoro: un tema sempre discusso

“Nessuna regola sulle mascherine, commenta Stella su Twitter, ma sui bambini a quanto pare esistono già regolamenti ben consolidati che vietano il loro accesso alle aule”. Nessuna regola sulle mascherine, commenta Stella su Twitter, ma sui bambini a quanto pare esistono già regolamenti ben consolidati che vietano il loro accesso alle aule. Invece in altri paesi, come l’Islanda viene vista come una cosa naturale : infatti già qualche anno fa una deputata allattava al seno il figlio durante una seduta in aula senza tanti problemi.

In Gran Bretagna invece il clima si è acceso molto anche sui giornali e la deputata fa luce su quello che è sempre un argomento molto caldo, ovvero la conciliazione di maternità e lavoro. Entrare in politica o rivestire una professione di rilievo è sempre più difficile per una mamma, in quanto l’assistenza alla maternità è minima, così come la comprensione nei confronti di un momento così delicato del mondo femminile.

Ma se Stella Creasy si batte per facilitare la vita dei genitori all’interno dell’aula, dall’altra parte non sono poche le critiche al suo comportamento soprattutto da parte di quelle mamme che ogni giorno impazziscono nella gestione del binomio famiglia-lavoro e a fine mese ricevono uno stipendio molto lontano da quello incassato dalla deputata.

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