Messico: una sentenza storica depenalizza l’aborto

La Corte Suprema dello Stato in Messico ha emesso una sentenza storica, riconoscendo alle donne il diritto d’interrompere volontariamente la gravidanza. Si tratta di un fatto senza precedenti che farà giurisprudenza in tutto il Messico, territorio fortemente caratterizzato da un’alta concentrazione di cattolici.

Decisione unanime dei giudici: depenalizzato l’aborto in Messico

Secondo quanto stabiliva l’articolo 196 c.p, le donne che si sottoponevano a un’interruzione di gravidanza rischiavano da uno fino a tre anni di carcere. A tal proposito Luis Maria Aguilar, giudice della Corte Suprema della Nazione (SCJN), è stato categorico: “Non c’è posto all’interno della dottrina giurisprudenziale di questa Corte per uno scenario in cui le donne non possano considerare il dilemma di continuare o interrompere la gravidanza“.

In maniera unanime, i giudici hanno voluto effettuare un cambio di rotta, facendo prevalere dunque il diritto alla libertà e alla dignità.
Questa sentenza è a tutti gli effetti un’apripista, che potrà aiutare milioni di donne a cui molto spesso non viene riconosciuta la libertà di esercitare i propri diritti.

Ecco cosa accadrà in Messico dopo questa sentenza

Allo stato attuale, sono quattro gli stati messicani (su 32) che hanno riconosciuto alle donne il diritto di interrompere la gravidanza: Veracruz, Città del Mexico, Hidalgo, Oaxaca. Secondo quanto stabilito dalla normativa vigente, gli aspetti giuridici concernenti l’aborto competono esclusivamente allo Stato di appartenenza. Tuttavia il fatto che in alcuni Stati fosse riconosciuta la libertà di interrompere la gravidanza mentre in altri no, creava delle grosse disparità sociali, oltre che vere e proprie discriminazioni.
Il presidente della Corte, Arturo Zaldivar, ha voluto sottolineare che mediante questa sentenza, gli altri Paesi per cui ancora è prevista la reclusione, probabilmente dovranno uniformarsi secondo quanto stabilito.

Da anni le associazioni femminili e non si battono per rendere legale l’aborto non solo in Messico, ma anche in Argentina : la cosiddetta “marea verde” di donne che hanno manifestato nelle città messicane in tempi recenti con un fazzoletto verde hanno visto un’importante vittoria.

Questa vittoria porta con sé una ventata di speranza, soprattutto dopo che il Texas ha stabilito che la maggior parte delle interruzioni di gravidanza sono illegali. Essendo il Cohauila a confine con il Texas, lo Stato messicano potrebbe diventare a tutti gli effetti un’àncora di salvezza per tutte quelle donne texane che vedono negato i loro diritti da un paese fortemente conservatore.

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