L’interruzione della gravidanza vista da lui: il toccante brano ‘Buonanotte’ conquista i social

La musica ha da sempre un potere di ineguagliabile misura: quello di arrivare al cuore degli ascoltatori, toccando i temi umani più delicati.

Uno dei generi maggiormente affini a questo potere della musica è sicuramente il rap: non a caso, il nuovo singolo di Ernia “Buonanotte” sta riscontrando grande successo anche per via del suo riferimento all’interruzione di gravidanza.

“Buonanotte”, il brano incentrato sull’interruzione di gravidanza

Il punto di vista dell’uomo sull’aborto è sempre stato un argomento tabù per gran parte del pubblico maschile; tuttavia, si sa, la musica riesce a toccare le corde più interne dell’animo umano anche solo tramite poche righe.

Il nuovissimo brano di Ernia, “Buonanotte”, uscito il 18 novembre, affronta il tema della gravidanza interrotta da un punto di vista prettamente maschile.

Il grande lavoro di Ernia consiste nella scrittura di un brano che assomiglia moltissimo ad una lettera rivolta ad un bambino mai nato. Il testo, infatti, presenta numerosi passaggi chiave che sottolineano la perdita, le emozioni che gli uomini sono spesso spinti a nascondere (“Quando non sei nato, celavo i sentimenti – È così che mi hanno educato”).

Otre a una critica aspra nei confronti della politica e del loro modo di vedere l’interruzione di gravidanza.

“L’altra sera c’era un vecchio ad un programma serale
Inveiva contro casi come il nostro indi per cui
Avrei stretto la mia mano sulla sua giugulare
Per dirgli, “È facile ingrassare, facendo la morale alla morale altrui”

@holyernia

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♬ BUONANOTTE – Ernia

Il rap come mezzo perfetto per veicolare messaggi

Il nuovissimo successo di Ernia, tuttavia, non è l’unico ad aver affrontare questo delicatissimo tema: in passato, cantautori come Nek e Fabri Fibra hanno realizzato brani che trattavano l’aborto, ma senza avvicinarsi al reale potere che una canzone rap riesce ad esprimere.

Il territorio nel quale si muove Ernia, quello rap, raggiunge l’obiettivo di veicolare importanti messaggi etici e morali, a volte utilizzando una sorta di violenza verbale e ideologica caratteristica del genere musicale, ma sempre finalizzata al catturare l’attenzione degli ascoltatori. Infatti migliaia di ragazzi si sono detti molto colpiti dal singolo e dal suo messaggio, un fenomeno sui social che non passa inosservato.

Anche altri artisti italiani hanno parlato di temi difficili : come J-Ax che ha raccontato la fecondazione assistita e le difficoltà che incontrano le famiglie.

Ancora una volta, siamo di fronte ad un’ulteriore testimonianza del potere che il rap possiede: sensibilizzare gli ascoltatori su temi particolarmente delicati che, nella quotidianità, non vengono toccati troppo spesso.

Ernia, Buonanotte (testo)

C’era silenzio in auto mentre guidavo per l’ospedale
Era la terza volta che accompagnavo tua madre
Era giugno, clima mite, visite di controllo
E a quel punto dell’iter non c’era rimasto molto da commentare
Vedi, io stavo fuori già dall’arrivo
Aveva un che di punitivo, tipo messo in castigo
Ma nelle sale d’attesa ho capito
Temono che l’uomo possa fare pressione di qualche tipo
La mamma si è ripresa dopo un po’ nonostante
Questo sia uno di quei fatti che fa l’anima pesante
E in genere il dolore passa, serve pazienza
Ma alcuni vengon colpiti con molta meno clemenza di altri
Quando non sei nato, celavo i sentimenti
È così che mi hanno educato
E se tu li conoscessi, pure i nonni sono freddi
A volte sembriamo formali pure con gli affetti
Comunque ti ho sognato, ma non ti ho dato un volto preciso
Perché non ti ho conosciuto, giusto questo preciso
Eppure ti ho immaginato, eri bello nel mio pensiero
Qualcosa di leggero, libellule sul sentiero
Mi chiedevi della vita, beh, la vita è una condanna
O almeno così sembra se hai il vizio di raccontarla
Ti levano la gioia giusto fuori dalla pancia
Dopo corre tutta quanta una vita per riacciuffarla

Mi sveglierò domani e tu non ci sarai
Ma quando cerchi me e cerco te
Tu lo sai, dove potrai trovarmi
Nei miei sogni che poi
È lì che vedo te e vedi me, come vuoi
Non so esser così forte
Tu falle far la buonanotte

L’altra sera c’era un vecchio ad un programma serale
Inveiva contro casi come il nostro indi per cui
Avrei stretto la mia mano sulla sua giugulare
Per dirgli, “È facile ingrassare, facendo la morale alla morale altrui”
Ora, tornando a prima
Ti avrei chiamato Sveva fossi stata bambina
Perché ha il sapore di casa e sa’ di quello che siamo
E sa che soffia il vento e scende ancora neve quando noi arriviamo
C’è chi nei figli cerca un suo completamento
È come cercare fuori ciò che non trova al di dentro
Non fraintendermi, non voglio finir solo ma nemmeno
Trovarmi a un certo punto dire, “Amo perché devo”
Mi hai dato un bel mal di testa
La paura di sbagliare sai, paralizza la scelta
Perdonami davvero, ma se abbiamo preso questa
È stato anche per non doverci ritrovare ostaggi della stessa
Certe notti invento storie da dire
Per distrarla, perché mamma ha certi crolli d’umore
Se dovessi ritrovarmi a prendere una decisione
Lo terrei perché non vorrei rivederla soffrire
Ma quando dormo puoi parlarmi dei sogni
Chiudermi di noi se hai dei dubbi irrisolti
Ti dirò di ciò che è stato e che sarà
Ora fai la buonanotte, dormi nei pensieri di papà

Mi sveglierò domani e tu non ci sarai
Ma quando cerchi me e cerco te
Tu lo sai, dove potrai trovarmi
Nei miei sogni che poi
È lì che vedo te e vedi me, come vuoi
Non so esser così forte
Tu falle far la buonanotte

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