Mindfulness e bambini: perché e come iniziare

Mindfulness, ovvero consapevolezza. Consapevolezza di sé stessi e del mondo che ci circonda: una pratica consolidata che aiuta a tenere a bada lo stress e conduce al benessere psicofisico. Perché non farne beneficiare anche i nostri bambini ? Ecco come !

Aiutiamo i nostri bambini ad affrontare le difficoltà con la mindfulness

Dedicarsi con costanza ad esperienze di mindfulness contribuisce a farci sentire in pace con noi stessi, rafforza l’autostima e migliora le abilità sociali. Viene dunque spontaneo chiedersi se queste pratiche siano adatte anche ai bambini e in che modo li possano aiutare, magari proprio in momento di grande difficoltà come quello che stiamo vivendo.

Secondo molti studiosi, infatti, gli esercizi di mindfulness aiutano il bambino in numerosi frangenti come :

Lasciamo andare le aspettative da genitore

Se la Mindfulness può aiutare a regolare le emozioni lo fa attraverso l’accettazione delle esperienze interiori e di come esse si esprimano nel corpo.
La mindfulness non si può imporre e solo con l’abitudine e la costanza arriverà a produrre i suoi risultati.
È dunque estremamente importante avvicinare i bambini a questa pratica nel massimo della libertà e invogliarli con esercizi semplici, di durata limitata e che stuzzichino la loro immaginazione. Quindi non solo i bambini si allenano a percepire il mondo esterno, ma possono imparare sin da piccoli a dare un nome alle proprie emozioni.

Portare attenzione al presente : ascoltare le campane

Un esercizio sperimentato in alcune scuole americane, con buoni risultati sull’attenzione, consiste nel far ascoltare ai bambini il suono della campane. Noi, in casa, possiamo suonare una campana da meditazione e chiedere ai bambini di seguirne attentamente il suono fino a che non svanisce o più semplicemente chieder loro di concentrarsi sul suono delle campane che nei nostri paesi battono ancora le ore. L’esercizio non richiede più di 30 secondi, e può diventare una simpatica routine.

Portare l’attenzione al respiro : come rendere meno astratto il concetto

Per un bambino il concetto di concentrarsi sul proprio respiro potrebbe risultare un po’ astratto, ma se lo facciamo coricare con un peluche o una semplice barchetta di carta appoggiati sulla pancia, e gli chiediamo di prestare attenzione al movimento dell’oggetto che si alza e si abbassa, il gioco è fatto.

Per i bambini che hanno difficoltà a concentrarsi, inoltre può essere sempre un valido alleato il barattolo della calma : osservare la confusione nel barattolo appena agitato e gli oggetti e i brillantini che si depositano piano piano sul fondo sono un ottimo esercizio per la pazienza e la concentrazione.

Un buon esercizio per il sonno : l’attenzione al nostro corpo

Accompagnare a letto i nostri bambini può diventare un importante momento di sperimentazione della mindfulness. Una volta fatti coricare è sufficiente chiedere loro di portare l’attenzione ad ogni parte del proprio corpo, partendo dal piede sinistro. Questo è un ottimo esercizio per conciliare il sonno dei bambini che hanno difficoltà ad addormentarsi.

I poteri dei Supereroi : invogliare i bambini a sviluppare i 5 sensi

Ecco un ultimo esercizio di mindfulness che piacerà molto ai nostri bambini. Si può fare sia durante i pasti, mentre sono in cameretta o, anche quando semplicemente stanno camminando per strada.

Si tratta di invogliare il bambino a prestare attenzione a quello che vede, ma anche ai suoni che riesce a percepire, fuori da una finestra o attraverso le pareti, al gusto degli ingredienti che ha nel piatto o ai profumi ed i suoni nel giardino, proprio come uno Spider-man che attiva tutti i suoi sensi per percepire il mondo intorno a lui.

Potete anche proporgli di imitare un supereroe fortissimo (superman o Wonder Woman) che tende tutti i suoi muscoli per raggiungere il suo obbiettivo : oltre a fare un po’ di stretching vostro figlio imparerà così a esplorare i limiti del suo corpo.

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