Morte in culla: un nuovo studio indaga le cause biologiche della SIDS

La sindrome della morte improvvisa del lattante (Sudden Infant Death Syndrome – SIDS) meglio conosciuta come sindrome della morte in culla è un evento drammatico, che comporta il decesso improvviso, generalmente entro i primi sei mesi del primo anno di età, di un neonato durante il sonno, per ragioni sconosciute, ma che i medici attribuiscono da qualche tempo a fattori biologici e ambientali insieme.

Di recente, però, alcuni scienziati hanno affermato che la sindrome della morte improvvisa del lattante (SIDS) potrebbe essere causata da un meccanismo biologico determinato da un’anomalia presente nel tronco cerebrale, che colpisce i recettori della serotonina.

Un importante meccanismo biologico potrebbe esserne la causa

Conosciuta anche come “sindrome della morte in culla”, la SIDS è un evento molto raro, ma è ancora la principale causa di morte infantile post-neonatale in Italia, che colpisce circa 250 neonati ogni anno.

Fino ad oggi le cause della SIDS purtroppo sono ancora tutte da indagare, poiché è probabilmente causata da moltissimi fattori, tra cui posizione del bambino del sonno, temperatura e qualità dell’aria. Oggi un team di scienziati ha affermato che un meccanismo biologico potrebbe, almeno in parte, spiegarne la causa principale. Già nel 2022 alcuni studiosi avevano individuato un possibile marcatore nel sangue per la SIDS: ovvero una correlazione tra bassi livelli dell’enzima di butirricolinesterasi (BChE) e la morte in culla.

Più nello specifico, alcuni ricercatori del San Diego Medical Examiner’s Office, analizzando i tessuti nervosi dei neonati morti presumibilmente per SIDS, hanno identificato un’anomalia del tronco cerebrale che colpisce i recettori della serotonina.

La serotonina è una sostanza chimica che invia segnali tra le cellule nervose ed è coinvolta nella modulazione di numerosi processi biologici tra i quali la regolazione dell’umore e il processo del sonno.

L’importante ruolo dei recettori per la serotonina

I tessuti analizzati presentavano quindi delle anomalie determinate dal modo in cui la serotonina si legava ai recettori.

I ricercatori hanno messo in evidenza una importante differenza tra i neonati morti per SIDS e quelli morti per altre cause. Nei primi, infatti, il legame della serotonina ai suoi recettori manifestava un’ alterazione a livello del tronco encefalico inferiore, non presente nei bambini morti per altre cause.

Gli scienziati hanno reso noto che tale alterazione potrebbe causare nei bambini problemi a livello respiratorio e cardiovascolare, che ne determina il decesso.

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