Nasce il Sicilia il primo parco giochi vietato agli smartphone

A Balestrate c’è il primo parco giochi che dice NO a tablet e smartphone.

Un cartello ben visibile avvisa adulti e bambini. Nel parco giochi di Balestrate, un piccolo paese in provincia di Palermo, è vietato usare e portare dispositivi elettronici.

Per facilitare gli utenti, all’ingresso ci sono diversi armadietti in cui custodire tablet e smartphone da ritirare poi all’uscita. Il progetto è ideato e promosso dall’associazione Genitori Balestratesi e coinvolge la cittadinanza in un esperimento no social per favorire le relazioni adulti-bambini e mettere da parte per qualche ora gli strumenti tecnologici.

Primo parco giochi vietato alle tecnologie

Mille metri quadrati di parco recintato di proprietà della scuola primaria “Aldo Moro” di Balestrate è dedicato a bambini e adulti che dicono no a chat e video e preferiscono giocare e correre.

L’iniziativa coinvolge tutta la cittadinanza che raccoglie 30mila euro di donazioni private a cui si aggiunge un finanziamento pubblico di 40mila euro dell’Assessorato Regionale alle Politiche Sociali del Comune. Un grande impegno economico e professionale, indispensabile per convertire un’area verde distrutta e destinata a parcheggio in un bel parco aperto a tutti.

5 anni di lavoro per rendere realtà un’idea che parte dal gioco senza distrazioni per ripristinare il legame tra genitori e figli e riappropriarsi del territorio. Il parco è un successo, attira ogni giorno centinaia di visitatori che hanno a disposizione anche giochi tradizionali per superare le barriere generazionali e coinvolgere nonni in diverse attività.

Gioco senza social, l’idea che funziona

Piera Testaverde, presidente dell’associazione Genitori Balestratesi, è promotrice dell’iniziativa e spiega l’entusiasmo dei più piccoli nel vivere un momento di gioco autentico con i coetanei e i genitori.

L’idea è semplice e funziona! L’area verde social free con casette in legno, altalene, scivoli, percorsi per migliorare la motricità dei bambini, il gioco della campana, spazi liberi, e un’area picnic per le merende piace a tutti, perché non diffonderla su tutto il territorio?

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