Niente scuola con il metodo Unschooling: i bambini si educano a casa

L’unschooling è un nuovo metodo di apprendimento casalingo alternativo sia alla scuola che all’homeschooling, e permette ai bambini di imparare da soli seguendo i propri ritmi e con i propri tempi.

Il metodo unschooling arriva in Italia

Già sperimentato nei Paesi anglosassoni, l’unschooling sta sbarcando anche nel nostro Paese. Si tratta di un metodo di apprendimento nuovo e del tutto libero. I bambini non frequentano la scuola tradizionale, e l’insegnamento non viene direttamente gestito dai genitori come nell’homeschooling, quanto dai ragazzini stessi.

Secondo questo metodo innovativo i bambini devono essere lasciati liberi di apprendere ciò che vogliono con i loro tempi e metodi. Il ruolo dei genitori rimane quindi quello di fornire mezzi e competenze ai figli perché questi ultimi imparino per proprio conto. I risultati sembrano essere incoraggianti e secondo diversi studi americani i bambini educati con il metodo unschooling hanno punteggi superiori alla media, in termini didattici tradizionali..

Il caso di Elena: dall’unschooling al libro

Elena Piffero e i suoi 3 figli rappresentano un caso emblematico di unschooling, oltre che uno dei primi esperimenti italiani sul tema. La donna ha infatti deciso di adottare questo metodo didattico e ha ottenuto ottimi risultati con tutti i suoi figli. Le sue esperienze sono quindi confluite in un libro, Io imparo da solo, pubblicato da Terra Nuova.

Il metodo unschooling permette ai ragazzi di scegliere quando e cosa imparare, mentre ai genitori spetta il ruolo di incoraggiarli e fornire loro tutti gli strumenti necessari all’apprendimento. I risultati sembrano essere più che incoraggianti. Per l’inserimento nelle scuole superiori poi i ragazzi educati con il metodo unschooling devono sostenere un test per verificare il proprio livello di apprendimento. A quanto pare i ragazzi scolarizzati in questo modo sono più rapidi dei coetanei a colmare eventuali lacune rispetto ai programmi ministeriali, ma sviluppano capacità diverse, come problem solving e creatività, poco valorizzate nella scuola tradizionale.

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