“Non pubblicate le foto dei miei figli”: il messaggio di George Clooney ai media

George Clooney implora i media di non pubblicare le foto dei suoi bambini

La richiesta fa parte di una lettera aperta che George Clooney ha redatto e indirizzato ai media.
La sicurezza dei bambini è fondamentale ed esporre foto di figli di personaggi noti, può seriamente mettere in pericolo la loro vita. Questo è quanto sostenuto dall’attore in merito alla protezione della privacy dei minori.

L’appello di George Clooney

Il noto attore e regista, nonché star di Hollywwod, George Clooney, chiede ai giornali nazionali e in particolare al Daily Mail, di non pubblicare più le foto dei suoi figli. Il motivo è semplice, sia lui che sua moglie Amal Alamuddin, sono personaggi pubblici e specialmente sua moglie, avvocato impegnato per difesa dei diritti dell’uomo, è spesso oggetto di minacce.

Ovviamente mostrare al grande pubblico le foto dei piccoli Ella e Alexander, nati nel 2017, è rischioso per i genitori tanto quanto per i bambini.
Amal è spesso coinvolta in processi pericolosi, in cui si ha a che fare con gruppi terroristici ed è ovvio che la famiglia Clooney prenda tutte le precauzioni del caso.

Le foto che hanno scatenato l’ira di George Clooney

George e Amal non hanno mai venduto foto dei loro figli e non pubblicano sui social nulla che li riguardi.
Affermano che non si tratta di una paranoia ma di pericoli del mondo reale e il loro compito di genitori sta anche nel proteggere i loro gemelli in questo modo.

Le foto in questione sono invece state pubblicate senza permesso sul Daily Mail e da altri media, e mostrano la famiglia Clooney in partenza per Hamilton Island in Australia.
In merito a questo spiacevole accaduto, George Clooney afferma che le testate giornalistiche devono essere in grado di comprendere un principio fondamentale: la necessità di vendere pubblicità non è più importante della sicurezza di bambini innocenti. Pertanto chiede l’eliminazione di questi scatti e chiude la lettera ribadendo che la tutela dei minori è imprescindibile da qualsiasi altro diritto o libertà di stampa.

Il video della settimana