Padre single italiano vince la battaglia per poter adottare due bambini

Il pisano Giona Tuccini, quarantaquattrenne insegnante di italianistica all’università degli studi di Cape Town, Sudafrica, passerà alla storia italiana come primo padre single adottivo di ben due bambini, visto che finalmente il Tribunale dei Minori di Roma ne ha riconosciuto l’adozione, già approvata dal tribunale sudafricano, di Achille, otto anni, e Dario, cinque anni.

Due adozioni riconosciute in virtù del superiore interesse dei due minori

Sebbene si tratti di un processo totalmente legale in Sudafrica, dove l’adozione di un minore può essere riconosciuta per chiunque, senza distinzione alcuna tra coppie eterosessuali, omosessuali, e genitori single di qualunque sesso, in Italia, si sa, siamo ancora indietro su tanti fronti. L’adozione monoparentale, soprattutto da parte di un padre, non una madre, é ancora un tabù nel nostro paese. Ciononostante, si é giunti ad una decisione un po’ controcorrente da parte del Tribunale dei Minori di Roma, che segna una svolta nelle pratiche adottive e definisce un precedente nell’adozione mono-genitoriale. Il babbo, Giona Tuccini, é riuscito nel suo intento di legalizzare la sua posizione nei confronti dei suoi due bimbi adottivi anche su territorio italiano, grazie alla sua doppia cittadinanza, e l’istanza é stata dichiarata possibile in quanto va ad assicurare il superiore interesse dei due bimbi, entrambi abbandonati alla nascita dalle madri.

Un risultato senza precedenti

Il babbo adottivo si dice orgoglioso ed entusiasta del risultato, che definisce una vittoria del buonsenso e della dignità umana. Achille, che oggi ha otto anni, è stato adottato a soli quattro mesi nel 2012, a patto che babbo Giona superasse un corso intensivo, in cui ha dovuto imparare a prendersi cura di un neonato, tra pannolini, alimentazione e cure di varia natura. Dario, il più piccino, si è aggiunto nel 2015. La famiglia sembra molto unita e felice, i bambini sono curati e ricevono cure e un’istruzione adeguate, e il padre adottivo è felice e soddisfatto. Ora i tre sono legalmente una famiglia, anche su suolo italiano.

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