Pasqua coi parenti: corso di sopravvivenza per mamme

Tra qualche giorno sarà Pasqua.

E ci sarà il pranzo con i parenti. 

E voi, mamme con pargoli neonati o ancora piccoli lo sapete bene cosa vi aspetta: ma io ve lo voglio ricordare, così vi ci preparate psicologicamente. Magari sdrammatizzate. Magari sopravvivete.

Ecco allora le 4 cose da cui non potrete sfuggire durante quella fantastica giornata.

1. Le somiglianze

E niente: se i parenti non capiscono a chi assomiglia vostro figlio, non possono mangiare in pace.

E quindi subito dopo il vostro arrivo vi lasceranno mezz’ora in piedi con pargolo in braccio, perché devono assolutamente capire se il colore degli occhi è quello di zia Assunta buonanima. E se la forma delle dita dei piedi è proprio identica a quella di vostro suocero.

Il più simpatico dirà che è tutto il ritratto di vostra suocera. Non mancherà il bontempone che coglierà una certa somiglianza con il vostro vicino di casa.

2. I consigli

Diciamocelo: soprattutto se il figlio è piccolo e magari è il primo, di consigli ne arrivano a vagonate. E sono tutti in contrapposizione tra di loro.

Non lo tenere in braccio che lo vizi: anzi no tienilo in braccio che sennò crescerà poco amato. Non farlo dormire con te che si soffoca, anzi fallo dormire con te che sarà più sicuro di sé.

E a riprova delle loro teorie, le parenti femmine presentano sempre i propri perfettissimi pargoli. Perfettissimi per loro, eh.

3. I cuginetti insopportabili

I pargoli perfettissimi di cui sopra, sono spesso mini killer di neonati, che hanno come massima aspirazione arrivare di soppiatto alle spalle del cucciolo di un mese e strillargli nelle orecchie per vedere se si spaventa.

O se vostro figlio è un po’ più grande, ci sarà la classica chiusura della porta della stanza dei giochi. Con tutti dentro e lui fuori. Olè.

4. L’assaggio 

Ma vogliamo portare mica un bambino di poche settimane, o pochi mesi, ad un pranzo di Pasqua e non dargli l’ossetto di agnello? O non fargli assaggiare un pezzettino di fava? Che poi chi ha cucinato si offende.

I vostri parenti, che capiscono di alimentazione infantile come io di capoeira, non riescono a rassegnarsi all’idea che se prende il latte, basta quello. E così ci sarà sempre lo zio che arriva con la fragola intinta nello spumante: con la scusa che almeno festeggia pure lui e non si sente escluso.

Pensate di farcela? Io vi sono vicina: ma ricordate che a Pasqua è bello essere in pace col prossimo, anche se il prossimo è una gran rottura di scatole. Tanto in poche ore passa tutto!

Auguri mamme!!

Il video della settimana

30 commenti

Rispondi a Elena CinganoCancella risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *