Peru: sono quasi 100mila i bambini resi orfani dal covid

Il Perù è uno dei Paesi che è stato maggiormente colpito dall’epidemia di coronavirus. Nello stato sudamericano infatti si è avuto il tasso di mortalità più alto a livello mondiale e questo ha contribuito anche a rendere orfani circa 100 mila bambini.

La situazione attuale nel Perù

In Perù il coronavirus è stato il responsabile della morte di molte persone ed ha reso orfani moltissimi bambini.
I dati relativi alla mortalità parlano di circa 6mila peruviani morti ogni milione di abitanti, che rapportati al totale della popolazione dello stato sudamericano, 33 milioni di persone, ha portato al decesso di 202,900 persone, mentre è ancora in corso la terza ondata della pandemia.

Il coronavirus ha causato quindi oltre 98mila orfani, come è stato confermato anche dalle autorità peruviane.
Anahi Durand, ministro delle donne, citando questi dati, che sono stati resi pubblici anche dalla rivista medica “The Lancet”, ha ribadito i dati stessi parlando della morte sia di madri che di padri ed anche di tutori di minori. In totale in Perù si sono avuti oltre 2 milioni di contagi.

La campagna vaccinale

Nel corso del 2022 il Perù acquisterà oltre 55 milioni di dosi del vaccino contro il Covid-19 per poter effettuare una quarta vaccinazione sia alle persone più vulnerabili che al personale medico. Il governo ha annunciato di avere stretto accordi con diversi laboratori per questo acquisto e che la dose di richiamo sarà destinata ai settori più vulnerabili del Paese.

Inoltre Hernando Cevallos, Ministro della Salute del Perù, ha aggiunto che sono in fase di acquisto i vaccini Pfizer e che nel mese di gennaio anche il Paese sudamericano inizierà a vaccinare i bambini di età compresa tra i 5 e gli 11 anni.

Arequipa: evento cancellato

Il Perù aveva in calendario un evento ecclesiale a livello mondiale ma è stato costretto ad annullarlo proprio a causa della grande contagiosità del coronavirus e delle sue varianti.

Questo aspetto è stato anche al centro di un discorso di Papa Francesco, il quale ha metto l’accento sulla scarsità dei vaccini per i paesi più poveri del mondo. Pertanto la 30° Giornata Mondiale del Malato, si terrà nella Basilica del Vaticano invece che ad Arequipa come era stato inizialmente programmato.

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