Piccoli Alfieri della Repubblica: le storie di Silvia e Mattia

Recentemente il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha assegnato 28 onorificenze ad altrettanti giovani cittadini che si sono contraddistinti per l’impegno e la solidarietà profusi nel corso del 2020. Il riconoscimento di Alfiere della Repubblica è stato conferito a ragazzi dai 9 ai 18 anni che hanno dimostrato coraggio ed altruismo verso il prossimo, svolgendo un ruolo fondamentale nel difficile periodo della pandemia. Tra i destinatari degli attestati d’onore due giovanissimi: Silvia e Mattia.

La storia di Silvia

Silvia Artuso è una bambina di soli nove anni che vive ad Albino, in provincia di Bergamo. Durante il lungo lockdown la bimba della Valseriana si videoregistrava mentre leggeva i capitoli di un libro a cui tiene particolarmente e ogni giorno inviava le registrazioni ai suoi compagni di scuola. Tra le motivazioni che le sono valse il premio ricevuto, la costanza del suo impegno quotidiano nel trasmettere un messaggio di forza e speranza alla comunità scolastica di un territorio colpito duramente dagli effetti del Covid-19.

A dispetto della tenera età e dell’inesperienza con i dispositivi informatici, Silvia ha voluto fortemente essere di supporto ai suoi coetanei, mostrando attenzione soprattutto per quelli più fragili. Inoltre, nel momento in cui si sono presentate delle difficoltà tecniche non si è persa d’animo e ha rimediato facendo giungere le sue letture agli altri bambini per mezzo del telefono. Un esempio di tenacia e determinazione a non mollare.

La storia di Mattia

Siamo nella città metropolitana di Venezia e precisamente a Concordia Sagittaria, un comune di circa diecimila abitanti, dove vive con la sua famiglia Mattia Piccoli, di 11 anni. Sebbene così giovane il piccolo Mattia svolge amorevolmente ogni giorno il compito di aiutare ed assistere il suo papà affetto da Alzheimer pre-senile. Si prende cura di lui con costante dedizione supportandolo nel compiere gesti ed azioni quotidiane rese più complicate dal degenerare della malattia. Inoltre s’impegna ad ideare metodi per stimolare e mantenere attiva la memoria del genitore. Per tali motivi, oltre al riconoscimento del Capo dello Stato ha ricevuto anche un premio all’Alzheimer Fest di Cesenatico in qualità di caregiver più giovane.

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