Un battito di cuore che inonda la stanza di luce: è così che ho avuto la certezza che tu fossi qui, e quel battito ha iniziato a scandire le tue ore e i tuoi giorni in me. Era il suono di un sogno che cresce e si fa vita, era il ritmo di un amore così forte che non immaginavo potesse esistere: eri tu.

E ho trascorso nove mesi a farti solletico (e tu a farlo a me), ad aspettare con ansia ogni visita per sentirmi dire che il tuo cuoricino era forte e attaccato alla vita.

E come batteva il mio di cuore, quanto ti sentivo nuotare e crescere e quando ho capito che era arrivato il tempo di scoprire il colore dei tuoi occhi.

E mi batteva da scoppiare il cuore, quando finalmente ti ho stretto a me, e ho posato una mano sul piccolo petto per sentire il tuo cuoricino agitato: non avere paura figlio, ora e sempre questo cuore scandirà i nostri momenti insieme.

E così è stato, e nostri cuori all’unisono segnano il passare dei minuti, delle ore e dei giorni, accompagnano la tua pelle che cresce, i tuoi occhi sempre più curiosi. E accelera il tuo cuore, per la gioia o la paura e si calma piano piano la sera, quando ti abbraccio per dormire.

E non posso fare a meno di appoggiarti la mano sul petto per ascoltare il ritmo dei tuoi giorni, che fa da sottofondo al ritmo dei miei. E così cresci, corri e torni da me con un salto, il cuore a mille per la corsa che hai appena fatto, e poi sempre più avanti, fino a quando il tuo cuore batterà accanto al cuore di un altro essere.

E poi ancora un giorno, forse, anche tu starai in una stanza a bocca aperta, mentre il suono di una nuova vita ti lascerà senza respiro e senza parole.

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