Il primo figlio non si scorda mai. Ma pure il secondo, e il terzo…

Se per il primo figlio cerchiamo di essere delle madri perfette, col secondo ci basterebbe essere delle mamme in media e col terzo siamo contente che sopravviva nonostante i fratelli e noi. 

Se per il primo figlio sterilizziamo TUTTO, qualunque oggetto venga in contatto con lui, arrivando a pensare seriamente di infilare una tetta nello sterilizzatore a vapore, col secondo utilizziamo lo sterilizzatore come uno scola biberon e ciucci che laviamo sì spesso, ma non sempre, e col terzo… beh, il terzo basta che non lecchi troppo il pavimento, soprattutto se non è quello di casa nostra. 

Se il primo figlio ha tutte le attenzioni del mondo, anche quelle che non potremmo proprio dargli, ma che sottraiamo al sonno, al cibo e al sesso, che tanto, diciamocelo, chissenefrega, il secondo si accontenta dei ritagli di tempo e il terzo della foto che ci ritrae appesa al nido.

Se con il primo figlio 36,8° è febbre, col secondo è febbre quando il bambino arriva ad una temperatura corporea di 38° e col terzo ce ne si accorge a 39° esclamando: toh, questo piccolo ha 2 lineette di febbre!

Se il primo figlio è speciale, unico, nessuno al mondo è come lui, il secondo ci pare assolutamente in media e magari è Einstein, mentre il terzo… il terzo… boh, non so che dovrebbe fare a questa età ma mi sembra sveglio il ragazzo, no?

Se il primo figlio viene svezzato con delicatezza, partendo dalle pappe cucinate tutte da noi, con le nostre manine , sterilizzate of course, rigorosissimamente tutto bio e a chilometro zero, col secondo la Coca Cola si scopre a 8 mesi il surgelato dai 6. Il terzo parte con lo svezzamento dalla ribollita ripassata in padella e prosegue con la cassoeula di nonna, cotiche escluse. Se le troviamo, eh!

Se il primo figlio dorme quanto gli serve, il secondo dorme quanto il primo consente, il terzo non dorme.

Se il primo figlio ci travolge, il secondo ci dà il colpo di grazia e il terzo… il terzo spara sulla Croce Rossa.

Se il primo figlio vi vedrà presenti ad ogni riunione, il secondo ve le vedrà centellinare, il terzo vi vedrà prendere le pagelle a fine anno e stop.

Se il primo figlio ci introduce al magico mondo del Natura Sì, del bio e delle cooperative di allevatori ed agricoltori, il secondo si accontenta della spesa del super e che dio ce la mandi buona, e il terzo? Ci sono gli avanzi.

Se il primo figlio si ama follemente e visceralmente, il secondo anche e il terzo pure.

Perché l’amore di una mamma non si divide, ma si moltiplica.

Il video della settimana

33 commenti

Rispondi a Lavinia NovelloCancella risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  1. Pure io volevo un figlio solo in partenza infatti fino a 10 anni è rimasto tale figlio unico straviziato poi ho ragionato che non è giusto lasciarlo da solo ho visto io che mi è mancata mia sorella a 30 anni .. è brutta la solitudine …. così ora ne ho 3 lavoro cmq al 100% e sono viziati tutti e tre se si vuole si può …. sono contenta di più è vero ora se ne avevo uno era maggiorenne e io viaggiavo con mio marito mi godevo di più la vita ma preferisco così invece di andare al mare ai Caraibi andiamo in Italia nel Salento semprw Caraibi sono e la famiglia è piena non vuota …. poi ognuno a casa sua fa cOme vuole il primo è cresciuto veloce il secondo velocemente la terza stiamo a vedere viziata da genitori fratelli grandi e nonni manca la zia ma dal cielo li guarda

  2. Voi sognate il terzo o il quarto…sono strana io che sto bene con una figlia sola?È sempre stato così,forse per quello che ho vissuto a casa…ma da quando avevo 15 anni sognavo di sposarmi con un uomo anticonformista e di avere un solo figlio,perché la maternità è bella,ma concentrarsi sulla carriera mica scherza