Problemi di linguaggio del bambino: 4 falsi miti da sfatare

Mamma e papà tendono a preoccuparsi di molte cose, in primo luogo della salute dei loro figli, del loro comportamento e delle tempistiche con cui imparano a fare determinate cose. Il linguaggio del bambino è una delle tante cose per cui mamma e papà tendono a mostrare una certa apprensione, ma gli studi dimostrano che molti di loro non fanno nulla per migliorare i problemi legati al linguaggio nei loro bambini. Fiduciosi che le difficoltà possano attenuarsi con la crescita o forse solo frenati da alcuni luoghi comuni, preferiscono aspettare piuttosto che rivolgersi a un esperto.

Ecco dunque 4 falsi miti che riguardano lo sviluppo del linguaggio nei bambini e che spesso impediscono ai genitori di fare qualcosa.

Con la crescita i problemi di linguaggio del bimbo spariscono

Il linguaggio infantile diventa sempre più corretto con la crescita. I bambini iniziano con dei piccoli versi indistinguibili, poi cominciano a balbettare qualche parola, infine danno il via a una forma più complessa e definita di linguaggio che si normalizza man mano che diventano grandi. Questo è certamente vero e universalmente noto, ma non è del tutto corretto dire che eventuali problemi del linguaggio spariscano automaticamente col tempo. Questo può avvenire, ma non va dato per scontato.

Quando all’età di circa 4 anni un bambino continua a presentare seri problemi di linguaggio, probabilmente è giunto il momento di portarlo da un esperto, come un logopedista, per evitare che il bambino porti con sé questi problemi anche a scuola, sviluppando difficoltà di apprendimento e altri problemi correlati.

I problemi del linguaggio dipendono da problemi alla lingua

Questa problematica fisica viene definita ankyloglossia e si presenta tramite un’eccessiva aderenza della lingua alla base della bocca, per via di un frenulo troppo corto. Si tratta di quella sottile membrana che si può trovare sotto la lingua e che ne permette il corretto movimento. La presenza di ankyloglossia nei bambini causa chiaramente dei difetti di pronuncia o delle difficoltà nello sviluppo del linguaggio corretto, ma non tutti i problemi di questo genere vanno attribuiti all’ankyloglossia ed è fondamentale individuare la causa del difetto per potervi porre rimedio.

I bambini che non parlano correttamente sono solo pigri

Questo è un falso mito da debellare a ogni costo poiché dimostra una scarsa voglia di comprendere il sistema linguistico dei bambini. A volte i piccoli tendono a pronunciare alcuni suoni in determinati contesti e a non saperli più dire in altri, ma non vuol dire che siano semplicemente pigri. A volte quel suono dimostra una natura che varia da parola a parole e il bambino non riesce a comprendere le regole grammaticali che gli fanno capire che si tratta dello stesso suono.

Attribuire tutto alla pigrizia del bambino significa non dare al problema il giusto riconoscimento, mentre rivolgersi a un logopedista potrebbe risolvere il difetto.

La terapia non ha effetti sul linguaggio dei bambini

Molti genitori tendono a sottovalutare i problemi di linguaggio dei bambini, probabilmente perché ripongono scarsa fiducia nei confronti degli esperti e delle terapie. In realtà con uno specialista i bambini possono con successo eliminare le proprie difficoltà linguistiche e sviluppare un modo di parlare chiaro e corretto. Ci sono professionisti che studiano per anni e anni per diventare logopedisti e il loro lavoro si basa su qualcosa di affidabile e che ha già dato prova di funzionare.

Il video della settimana

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *