Programma Lid nelle classi: cos’è e come funziona

Il LID o Learning in Depth è un programma di apprendimento nuovo che arriva dal Canada, e più precisamente dalla Simon Fraser University. Si tratta di un’applicazione legata ad un innovativo metodo di approccio all’educazione, che mira alla trasmissione degli insegnamenti in profondità agli studenti. Il filosofo dell’educazione Kieran Egan con questo acronimo ha infatti voluto indicare un sistema educativo finalizzato ad andare oltre la semplice conoscenza superficiale che molto spesso gli alunni hanno di un po’ tutti gli argomenti in quasi tutti i Paesi. Questa app innovativa permette invece ad ogni ragazzo di studiare in modo più dettagliato e completo un solo argomento, portando con sé il suo studio per un tempo piuttosto lungo. Scopriamo di più sul programma LID.

Cos’è il LID – Learning in Depth

L’abbreviazione LID sta ad indicare un’applicazione di origine canadese che si presta a ripensare quasi da zero il modo di insegnare. Invece di un approccio che conferisca agli studenti un sapere, per così dire, sparso ma superficiale su tanti argomenti differenti, il nuovo concetto alla base del progetto LID è quello di affidare in modo casuale ad ogni singolo alunno un solo tema da approfondire e studiare per un lungo periodo di tempo. In una classe a scuola dunque ogni ragazzo riceverà un compito da portare avanti, affinando nel tempo tutto ciò che riguarda ricerca, scoperta e valutazione dell’argomento.

Quando scegliere il programma LID

Proprio perché innovativo non risulta esserci un’indicazione precisa su quando è più utile cominciare ad impiegare questo tipo di approccio educativo. In linea di massima l’idea canadese è quella di partire con questo progetto parallelamente alla normale forma di insegnamento scolastico, e farlo già durante l’infanzia. Mediante uno sviluppo dell’argomento trasversale in più anni e attraversando diversi gradi scolastici, lo studente saprà avvicinarsi e trattare il tema in modo differenziato e in continua evoluzione. Coinvolgimento emotivo, costruzione personale e ampliamento dell’argomento, cresceranno di pari passo con l’alunno. Si tratta, come detto, di un’innovazione che perciò non presuppone ancora specifici parametri in termini di età o azione. E’ dunque possibile cominciare anche in età leggermente più avanzata, sempre con particolare attenzione di insegnanti e tema preposto al controllo, ai cambiamenti che si andranno a presentare nelle domande e nelle ricerche che lo studente si andrà via via a porre.

Quali argomenti per il LID, e dove svolgerlo?

Non è fornito un elenco di tematiche giuste o sbagliate da inserire nel programma di apprendimento in profondità. Occorre però rifarsi ad argomenti non troppo generali e strani, ma optare per qualcosa di abbastanza specifico e preciso. In questo modo si riuscirà a fornire allo studente un tema in grado di evolvere e cambiare insieme a lui e alle sue conoscenze. L’attività di controllo, priva di una valutazione, mira a registrare i passaggi e i cambiamenti che l’alunno andrà ad affrontare. Sempre considerando questo metodo come un’attività da svolgere in parallelo a quella normalmente condotta a scuola, è utile che il docente o il gruppo di insegnanti adibito al controllo del progetto, dedichi non più di un’ora settimanale alla valutazione e al confronto delle ricerche e delle novità incontrate da ogni ragazzo. Buona parte del lavoro perciò gli studenti dovranno compierlo a casa. Informazioni, domande, e conoscenze riguardanti l’argomento prescelto ogni alunno potrà reperirle e svilupparle in ambiente domestico anche grazie all’aiuto e alla collaborazione di genitori e parenti. Non esiste infine un’attività giusta o una sbagliata per approcciare il proprio argomento. Consigli utili per approfondire il tema ricevuto possono essere quelli di avvicinarvisi almeno in una prima fase attraverso disegni, poesie, o piccoli temi, ma anche indagini o interviste ai familiari circa l’argomento potrebbero risultare molto azzeccate. Libri, film, musica o l’ausilio attento e selezionato di internet rappresentano un altro grande aiuto nella ricerca.

Il video della settimana