Salerno, bimbo salvato dall’annegamento: “l’eroe della piscina” è un ragazzino di 10 anni

Nell’ultimo periodo, gli incidenti in piscina che vedono coinvolti dei piccoli protagonisti stanno avendo grande spazio sulle cronache nazionali, anche perché purtroppo, in alcuni casi, hanno avuti esiti tragici.

È invece a lieto fine la storia riportata da Il Mattino e che arriva da Salerno, dove un ragazzino ha vestito i panni dell’eroe e ha salvato un bimbo di tre anni dall’annegamento.

Baby-salvataggio in piscina

Ancora una volta un episodio di cronaca che riguarda il rapporto dei bambini con le piscine ma pure la lieta nota di un salvataggio inusuale: presso il “Lido La Conchiglia”, sul lungomare Tafuri di Salerno, un ragazzino di dieci anni ha avuto la prontezza di riflessi necessaria per salvare un bimbo di soli tre anni dall’annegamento.

Stando a quanto riportano le cronache de Il Mattino, nella mattinata di ieri un bambino stava rischiando di annegare presso la struttura salernitana quando José Roberto (questo il nome dell’improvvisato eroe) ha notato la scena ed è immediatamente corso da lui: secondo il racconto di alcuni testimoni, il bimbo di tre anni stava tentando di riempire la sua pistola ad acqua, quando è caduto dal bordo della piscina.

José Roberto, il piccolo eroe

Il piccolo infatti non indossava i braccioli e per questo motivo rischiava di annegare: per questo José Roberto, oggi indicato da tutti come “l’eroe della piscina“, è intervenuto anticipando gli stessi adulti presenti e, dopo averlo sollevato dall’acqua, si è premurato di portarlo dal bagnino addetto alla supervisione della piscina del Lido.

Raccontando la sua esperienza, il ragazzino di dieci anni ha spiegato che il bimbo era riverso in acqua, a braccia aperte e a faccia in giù, ma probabilmente già non respirava più. Dopo aver capito che il piccolo non si muoveva e che nessuno aveva notato che non stava semplicemente giocando, se lo è caricato in braccio e lo ha portato in salvo, affidandolo alle cure del bagnino.

Questi ha immediatamente chiamato il 118, con i soccorritori che hanno tempestivamente portato il bimbo al Pronto Soccorso dell’Ospedale Ruggi, dal quale è stato dimesso dopo essere stato per tre ore in osservazione.

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