Scrivono al Ministro per tenere il maestro: ‘Trasmette cose così belle che non si sanno spiegare’

7 giugno 2024

Pochi giorni fa i bambini della scuola primaria di Camerano hanno scritto una lettera al Ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, per chiedere che il loro nuovo maestro di educazione fisica, Antonio D’Aversa, rimanga nella loro scuola.

Vogliono tenere il loro maestro: la lettera dei bambini al Ministro

Nella commovente lettera, i bambini definiscono il loro maestro “giovane, divertente, fantastico e muscoloso“, lodando il suo modo di insegnare che trasmette “cose talmente belle che non si sanno spiegare”.

D’Aversa, 29enne originario del Molise, si è trasferito in Romagna per insegnare e ha conquistato il cuore dei suoi studenti fin dal suo arrivo a settembre 2023. “Ho passato un anno stupendo”, ha raccontato il maestro, “pieno di emozioni e di nuovi rapporti di amicizia e lavorativi”.

Purtroppo, per motivi al di fuori del suo controllo, D’Aversa non è sicuro di poter tornare nella stessa scuola il prossimo anno. La lettera dei suoi studenti è un toccante gesto di affetto e di stima, che evidenzia il legame speciale che si è creato tra loro.

La precarietà nella scuola e la discontinuità didattica

Questa storia ha avuto una grande risonanza sui media locali, commuovendo la comunità e attirando l’attenzione su un tema ricorrente, quando si parla di scuola in Italia.

La discontinuità didattica e la precarietà degli insegnanti.

Il mancato rinnovo degli insegnanti, dovuto ai tagli nella scuola e a un sistema di reclutamento complesso e farraginoso, ha portato negli anni a un aumento considerevole del numero di docenti precari, con contratti di breve durata e senza prospettive di stabilizzazione. Un problema particolarmente urgente soprattutto quando si parla degli insegnanti di sostegno.

Questa situazione genera incertezza e demotivazione negli insegnanti, che si ritrovano a cambiare scuola e classe ogni anno, con difficoltà a creare un legame stabile con gli alunni e a realizzare progetti didattici a lungo termine. Inoltre, la precarietà ha un impatto negativo sulla qualità dell’insegnamento, ostacolando la formazione continua e la crescita professionale dei docenti.

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