Scuola, la Svezia dice no ai tablet: ‘apprendimento in calo, torniamo a carta e penna’

In Svezia si inizia l’anno scolastico senza i tablet in classe. Una decisione controcorrente presa dal Governo Svedese all’inizio dell’anno scolastico: Lotta Edholm, nuovo Ministro dell’Istruzione, ha stabilito che si torna ai libri di carta accantonando computer e tablet.

Ritorno al cartaceo o al passato?

L‘indagine internazionale del PIRLS – Progress International Reading Literacy Study – effettuata nell’anno 2021 ha mostrato dei risultati non molto confortanti per gli scolari, tenendo però conto che l’indagine quinquennale ha analizzato anche gli effetti della pandemia sull’apprendimento e sul rapporto dei bambini con la tecnologia.

Nel caso degli studenti svedesi la capacità di lettura è diminuita in maniera rilevante: dai 555 punti raccolti nello studio precedente (2016) si è passati agli attuali 544. Il motivo chiave di questa regressione è stato individuato nell’uso smodato di tablet e PC.

Su questi dati si è basata la decisione dell’esecutivo nordico per limitare l’eccessivo uso dei dispositivi digitali almeno tra i banchi. Ecco quindi spiegato il ritorno nelle aule svedesi di penne e quaderni insieme ai libri di testo, accessori che invece in Italia non abbiamo mai abbandonato.

Dello stesso avviso numerosi pedagogisti e psichiatri, come Daniele Novara:

In Svezia l’apprendimento è in calo

L’opinione unanime dei pediatri era già nota: niente smartphone e tablet prima dei due anni, poiché possono interferire sulle capacità di apprendimento.

Forte dell’indagine PIRLS, la ministra Edholm ha quindi virato per un ritorno ai libri cartacei con ovvie polemiche in patria. Nonostante la Svezia sia settima in classifica mondiale nella ricerca in questione, il governo ha deciso per questa mossa contraria all’insegnamento digitale.

E divampa il dibattito soprattutto sui social media. Da una parte medici e genitori che appoggiano il la ministra Edholm, dal lato opposto coloro che credono che eliminando la tecnologia tra i banchi si possa innescare un insegnamento noioso e non adeguato al giorno d’oggi.

Il cambiamento di rotta scandinavo è in linea con la nota dell’UNESCO che ha lanciato un appello sull’esagerazione elettronica nelle scuole. I Paesi sono stati invitati ad accelerare le connessioni internet negli edifici scolastici e nel contempo a sorvegliare l’utilizzo dei tablet; salvaguardando l’istruzione in presenza vista come imprescindibile per ottenere una formazione di qualità.

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