Scuola : sindacati e opposizione mettono in discussione il rientro a settembre

In vista del prossimo anno scolastico che prenderà il via nel mese di settembre tutto dovrebbe tornare alla normalità. Ma a quali condizioni? Secondo la Ministra dell’Istruzione Azzolina le condizioni per la riapertura ci sono. Ma innumerevoli personalità del mondo della politica e sindacati non sono d’accordo. Secondo le più diffuse opinioni, mancano risorse finanziarie e si è decisamente a corto di quelle umane, ossia di docenti, personale amministrativo e collaboratori scolastici.

La scuola e la crisi nera della pandemia

Il Coronavirus ha inflitto un pesante colpo di grazia alla scuola italiana che già da tempo stava attraversando una profonda crisi. Le difficoltà del Covid-19 hanno potuto peggiorare la situazione, con la bocciatura della didattica a distanza e l’enorme ritardo con cui si stanno prendendo provvedimenti per il prossimo anno scolastico. Negli ultimi giorni si stanno delineando sempre più le linee guida del Governo e di conseguenza, anche le numerose critiche sulla possibile riapertura a settembre .

Personale docente e collaboratori sono tutti impegnati nel garantire, all’interno delle strutture ubicate su tutto il territorio nazionale, le condizioni di sicurezza consigliate dall’OMS, al fine di prevenire una nuova diffusione del contagio da Sars-Cov-2. Non si sa ancora con certezza se prenderanno il via le lezioni in presenza in vista del prossimo autunno.

La mancanza di risorse e l’esaurimento delle graduatorie

La mancanza di risorse per la scuola è una piaga annosa, a prescindere dagli strascichi che la pandemia ha portato con sé nell’ultimo periodo. Già solo parlando di risorse umane, mancherebbero all’appello 80mila insegnanti (soprattutto quelli di matematica e italiano alle medie) e la stragrande maggioranza delle graduatorie, soprattutto quelle del Nord, si sono esaurite da tempo.

Ma non solo : vi sono problematiche anche sul fronte sicurezza, sia per gli insegnanti che per gli alunni. ovvero come garantire la distanza di sicurezza in situazione di staticità (cioè sui banchi di scuola), quindi l’eterno problema delle classi-pollaio e degli spazi a disposizione, e anche come saranno strutturate le lezioni in presenza, per impedire nuovi focolai.

Un’altra criticità è stata individuata nei flussi di persone, e cioè nei mezzi di trasporto, flussi di entrata e uscita e nelle attività come mense, riposini pomeridiani e lo sport. Secondo i sindacati e opposizione non ci sono né le condizioni di sicurezza né le risorse per una riapertura delle scuole a settembre.

È una situazione non facile alla quale la Ministra Azzolina e il Governo dovrà presto trovare una soluzione.

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