Separato dal figlio e con la casa distrutta: gara di solidarietà per il medico in prima linea contro il coronavirus

Una storia di grande solidarietà a sostegno di una famiglia di Janesboro, nell’Arkansas, la cui casa è stata distrutta nei giorni scorsi da un tornado.

Jared Burks è un medico impegnato in prima linea nella lotta al coronavirus e ormai da due settimane vive separato dalla moglie Alyssa e dal piccolo Zeke, che vede solo attraverso il vetro della porta d’ingresso.

Dopo la distruzione della loro casa, un’amica di Alyssa ha creato una raccolta fondi per aiutarli a rimettere in sesto la loro abitazione, fissando un tetto massimo di 2.500 dollari. Nel giro di poche ore le donazioni sono arrivate a 121 mila dollari.

Un difficile distaccamento sociale

Il dottor Jared Burks si occupa ogni giorno di pazienti affetti da Covid-19, prendendosi cura di loro con turni massacranti.

Per proteggere la propria famiglia ha deciso di non rientrare a casa a fine turno, limitandosi ad avere contatti con la moglie e il figlio solo attraverso il vetro della porta d’ingresso.

Tre giorni prima del tornado Alyssa aveva pubblicato su Facebook una foto commovente del figlio Zeke che è corso alla porta quando ha visto il padre. Nella foto padre e figlio sono ritratti mentre si toccano le mani attraverso il vetro.

Lo scatto, che testimonia i grandi sacrifici non solo professionali ma anche umani sostenuti dai medici in prima linea in questa pandemia ha commosso gli utenti del web facendo il giro del mondo.

La tragedia del tornado

Quando il tornado ha distrutto la casa della famiglia Burks, un’amica di Alyssa ha deciso di fare qualcosa di concreto per aiutarla. Ha quindi aperto una campagna di raccolta fondi, alla quale hanno partecipato molte più persone di quanto non si immaginasse.

La campagna è stata aperta sabato sera e in sole 24 ore erano stati raccolti 50 mila dollari, mentre oggi le donazioni hanno superato i 121 mila dollari.

La storia della famiglia Burks ha commosso molte persone, non solo per la sua drammaticità, ma anche per il grande senso di responsabilità che ha adottato durante l’emergenza, sacrificando i legami personali per il bene di tutti.

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