Sopravvivere ai parenti impiccioni: 5 trucchi

“Ah, ma lo allatti ancora?”

“Ah, ma hai già smesso di allattare?”

“Dorme abbastanza?”

“Quanti etti ha preso questo mese? Saranno mica pochi…?”

“Se piange così, saranno i denti, dovresti…”

BASTA!

Alzi la mano quale neomamma non è letteralmente stata subissata da consigli e commenti non richiesti di amici e parenti.

Tranquille, non siete sole! Ecco 5 consigli per sopravvivere ai parenti impiccioni.

Parenti impiccioni: i nostri 5 consigli di sopravvivenza

1. Mamme date la “colpa” al pediatra

Qualche volta, per mettere a tacere commenti sgraditi di persone non appartenenti alla vostra cerchia familiare, potete osare anche con una piccola bugia. Me l’ha detto il pediatra è un ottimo modo per spegnere gli entusiasmi e placare il chiacchiericcio. Anche se non è vero…

2. Mamme, fate spallucce!

Ognuno, di fronte ad un neonato, si sentirà in dovere di dire la sua: spesso per spirito di partecipazione, che però talvolta sfocia in esagerazione. La prima regola è quella di fare scorta di pazienza. Fatevi scivolare i giudizi altrui e continuate per la vostra strada.

3. Mamme chiedete riservatezza

Soprattutto con i parenti e gli amici più stretti, parlate chiaramente e chiedete la loro fiducia: avete avuto 9 mesi per informarvi e prepararvi, avete seguito corsi di formazione e avete dei medici al vostro fianco. Ve la caverete! E se avrete bisogno di aiuto, confortateli: saranno i primi a cui vi rivolgerete.

4. Mamme, evitate il monologo!

Se l’amica del liceo si è lanciata in una paternale senza fine sulle posizioni che dovreste provare per l’allattamento, cercate di spezzare il monologo cambiando discorso: “Tuo marito come sta? Ha cambiato lavoro da poco, vero? Raccontami tutto, sono proprio curiosa!”. Tenete voi il pallino della conversazione per limitare le temutissime filippiche.

5. Infine, a commenti estremi…

…estreme risposte! Ironiche, quando serve! Alla domanda “Ma secondo te è comodo tuo figlio in questa posizione?”, rispondete “E tu, ti ricorda in quale posizioni dormivi da piccolo? Raccontami pure le tue memorie da neonato”. Se l’interlocutore esagera, mettetelo K.O. con risposte secche, come “Prima di parlare ero sicura di me stessa, ora mi sento confusa e disorientata. Dovresti riflettere prima di mettere dubbi alle neomamme, sai?”.

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