Studio sul sonno: i figli influenzano il riposo dei genitori per 6 anni

L’Università di Warwick ha quantificato in 6 anni il periodo di assestamento delle abitudini notturne dei bimbi.

Per quanto tempo i figli influenzano il sonno dei genitori?

Generare, amare e accudire una nuova vita è un privilegio immenso, ma che fatica e che sonno! La mancanza di riposo notturno è uno dei primissimi effetti conseguenti all’arrivo di un bebè sulle abitudini di vita dei neo-genitori. E chissà quante volte questi assonnati neo-genitori si sono chiesti quando potranno riappropriarsi delle sane dormite di una volta.

Uno studio condotto dall’Università di Warwick ha affrontato proprio tale tematica e ha stabilito che solo dopo il compimento del sesto anno di vita i bimbi non interferiscono più con il riposo notturno dei genitori.

In particolare, il team di ricercatori dell’ateneo inglese ha individuato nei primi tre mesi di vita del neonato il periodo più impegnativo anche in termini di mancato risposo, ma la ”rivoluzione” dei cicli circadiani dei neo-genitori continua per almeno 6 anni.

Genitori e figli: una mutualità reciproca anche nelle abitudini di riposo

Secondo lo studio condotto dall’ateneo di Warwick, sono le mamme a risentire maggiormente di questi cambiamenti nel riposo (1 ora di sonno in meno a notte contro i 15 minuti in meno dei papà) e i ricercatori inglesi hanno anche rilevato un’influenza reciproca del ritmo endogeno di sonno-veglia tra mamma e figlio: se la mamma soffre d’insonnia, i bimbi si addormentano più tardi e hanno una fase REM meno profonda.

In media le mamme trascorrono più tempo con i figli e questo, secondo i ricercatori di Warwick, è il motivo della più forte correlazione tra il sonno della mamma e dei piccoli rispetto a quello dei papà.

Ma lo studio ha anche riscontrato un’influenza da parte di entrambi i genitori sulla qualità del sonno dei figli. Oltre a un’ereditarietà genetica all’insonnia, sembra infatti che i genitori con disturbi del sonno tendano a controllare di più il riposo dei bimbi, comportando spesso degli improvvisi, seppur brevi, risvegli di questi ultimi.

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