Tenere in braccio i bambini non equivale a viziarli, anzi!

Quante volte vi siete sentite dire che a furia di tenere in braccio il vostro pargolo avreste finito per viziarlo e non staccarlo più da voi? E quante volte avreste voluto rispondere stizzite a certi suggerimenti non richiesti? Probabilmente un’infinità, ma se fino ad oggi vi siete trattenute perché convinte che certe affermazioni fossero fondate, d’ora in poi non dovrete più farlo perché la scienza è dalla vostra parte: tenere in braccio i bambini non equivale infatti a viziarli, ma a farli sentire protetti e amati.

I benefici del contatto fisico per genitori e neonato

Studi scientifici rivelano che tenere in braccio un neonato non significa viziarlo né minare la sua autonomia, bensì fargli e farsi del bene. Il contatto fisico con il piccolino apporta, infatti, tantissimi benefici al neonato, alla mamma e anche al papà.

Nel bambino si riducono le coliche, ma soprattutto il pianto poiché, stando in braccio ai genitori, non necessita di un simile strumento per richiamare la loro attenzione ed essere coccolato come quando si trovava nell’utero materno, dove non aveva bisogno di lamentarsi perché protetto dal freddo, dal caldo, dai morsi della fame e dai rumori.

Per quanto riguarda invece i genitori, il contatto fisico con il neonato abbassa la percentuale di depressione post partum e migliora nettamente la relazione del papà con il piccolo, in quanto rende i genitori meno stanchi e stressati. Passando più tempo con il neonato, la mamma e il papà imparano a comprenderne il pianto e i bisogni e a soddisfarli più velocemente, pertanto riescono in poco tempo a sentirsi più capaci e sicuri con il nuovo arrivato.

Dal punto di vista fisico invece aumenta la produzione del latte, un bene per la mamma e il bambino.

Il posto per i neonati è tra le braccia di mamma e papà

Se non siete ancora convinte, provate a pensare all’aspetto di vostro figlio neonato. Simile a una scimmietta, con piedini e gambucce perfette per aggrapparsi al vostro corpo e una schiena curva ideale per rannicchiarsi su di voi, il neonato ha un solo posto in cui stare: addosso a genitori, nonni, zii e fratelli. Quindi quando d’ora in poi vi diranno che state viziando vostro figlio, anziché fare buon viso a cattivo gioco o sputare veleno al primo, secondo o terzo consiglio non richiesto, fate presente ai vostri interlocutori che gli studi scientifici dicono tutt’altro.

Insomma, indipendentemente che lo teniate in braccio oppure no, quando sarà il momento il vostro bimbo camminerà con le sue gambe senza più dipendere da voi. Ad ogni modo evitate di cullarlo e dondolarlo in continuazione, perché se il bimbo si abitua sono dolori!

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110 commenti

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  1. Nessuno nega che l’affetto sia essenziale per un buon funzionamento della diade madre bambino, ma visto che è il mio campo di studi, mi sento libera di dire che il bambino di pochi mesi che viene sempre tenuto in braccio e la madre giustifica il gesto dicendo “Vuole sempre stare qua con me” è un grave errore.. Il bambino non ha questo tipo di necessità, non ha l’intenzionalità del gesto.. Le mamme, giustamente sono mamme, vogliono credere che il bambino voglia tutto questo, ma in realtà è una situazione che creano loro, il bambino vive di abitudini, attenzione, tenere in braccio non diventa un vizio, ma un’abitudine.. Il problema è che con le abitudini bisogna fare i conti più avanti.. Quando il bambino cresce e sviluppa un attaccamento insicuro, giustamente ad un certo punto si chiederà, visto il suo egocentrismo (termine tecnico, non insulto o offesa) “la mamma non mi tiene più in braccio come prima, che ho fatto di male? Non mi vuole più bene?” è giusto che il bambino sappia che la madre si prenderà cura di lui, quando ne avrà bisogno, ma non va riempito di abitudini di cui non sa che farsene e che poi potrebbero creare sofferenze inutili e inmotivate alla creaturina che prima o poi, per necessità, non avrà più le stesse attenzioni, vuoi che sia per il peso, per l’arrivo di un altro bimbo, per il lavoro della madre o per il distacco necessario quando inizierà l’asilo.. È difficile non lasciarsi andare all’amore incondizionato, sbaglia anche chi legge libri su libri, non è una colpa, solo una cosa che a tempo debito andrà affrontata saggiamente. Magari poi nemmeno si incontrerà questa difficoltà. È giusto saperlo, nel caso.

  2. Io l’ho riempito di baci abbracci e coccole questo non significa che non lo facevo giocare libero sul tappeto..ed ora che ha 7 anni sono coccole infinite ogni volta che vuole e adora farle anche a me…questo non significa viziare ma insegnargli ad amare e a dimostrare amore…che tristezza i genitori e figli che mai si dicono ti voglio bene..mai baci mai abbracci..

  3. Riempila di coccole 😍e di baci😘, tienila in braccio quanto vuoi🤗, goditela più che puoi, viziala …. perché poi quando sono grandi tutte queste cose non le vogliono più 😔.
    Un abbraccio

  4. Parliamone!! Che nn si vizi ci sta, ma che nn faccia venire la depressione post parto (soprattutto se sei completamente sola tutto il giorno e cn un altro a cui render conto) e le coliche, su questo confermo il contrario!!!

  5. Il contatto fisico è importantissimo soprattutto i primi mesi. … ovvio crescendo vanno lasciati liberi di esplorare ma avranno sempre bisogno di coccole di un contatto x stare tranquilli e x sapere che cmq noi ci siamo! Cmq io ho 42 anni e quando vado dalla mia mamma mi siedo ancora in braccio a lei xke ‘ un giorno lei non ci sarà più e io mi faccio coccolare finché posso 😄💖

  6. Non mi sono mai posta alcun problema nel tenere la mia cucciola tanto in braccio e farla addormentare in braccio quando era piccolissima. Il mio istinto mi suggeriva che lei desiderasse quello, che entrambe lo desiderassimo, e l’ho ascoltato.
    Adesso ha 14 mesi, tetta a parte, non è fissata col farsi tenere in braccio, anzi preferisce essere libera di muoversi ed esplorare.
    Ne’ ha mai avuto bisogno di addormentarsi in braccio (si addormenta sdraiata sul lettino o lettone, anche con la nonna, col papà). Mai fatto giri infiniti per casa con lei in braccio per farla dormire! Mai!
    A volte, forse, pagherei perché rimanesse accoccolata sulla mia spalla più di qualche minuto 😂 tutta presa dal gioco, dal movimento, dalla sua voglia di esplorare il mondo.
    Eppure i primi mesi era sempre in braccio, appoggiata alla mia spalla oppure, spesso, si addormentava sul petto del papà. E sentivamo di doverlo fare (lei era anche prematura quindi è stata precocemente “strappata” dal grembo materno). Tutto ciò ha contribuito a una buona riuscita dell’allattamento al seno e ad un attaccamento positivo e non morboso nei miei confronti. Sì, perché, secondo me è proprio il contrario rispetto a ciò che si pensa. Il contatto costante con i genitori e, sopratutto, con la mamma, nei primi mesi, nella misura che si ritiene necessaria per il proprio bambino, contribuisce a dare un senso di sicurezza e stabilità che permette al neonato, nei mesi a venire, di diventare più indipendente perché non gli è mancato il contatto necessario a fargli comprendere di essere amato.
    Occorre solo rispettare le giuste fasi di crescita, creare un distacco dolce dal grembo materno e, sopratutto, non sopprimere (come vedo fare spesso) il proprio istinto per stupide (a parer mio) convinzioni e paure di vizi e capricci che ancora non esistono e certamente non si creano con l’amore e col contatto

  7. La settimana scorsa sono stata sottoposta ad un cesareo d’urgenza per una forma di gestosi grave alla 32esima settimana, mia figlia é stata tolta dal mio grembo e ad oggi posso solo toccarla attraverso l’oblò della culla termica, non ho potuto avere con lei il contatto che tutte le mamme sperano di avere e questo un po mi fa stare male, e quindi penso al momento in cui potrò finalmente stringerla al mio petto e tenerla con me a più non posso, e non lasciarla più.

    • L’ho vissuto e ti capisco. Intanto godi il più possibile dei momenti in cui te la fanno tenere in braccio. Chiedi, se si può, di farvi fare il più possibile il contatto pelle a pelle che aiuta tanto entrambe. E poi vedrai che presto la avrai a casa, sempre con te, e potrai tenerla quanto vorrai e recuperare 😊🍀 auguri!!!

  8. Fino ai 6 mesi il bambino non sa nemmeno lontanamente cosa sia il vizio e piange per un reale bisogno. Dopo potrebbe anche esserlo, ma sta cosa che non si possono prendere in braccio appena nati perche si viziano non si può sentire. Che cosa ne sa un bimbo dei vizi?

  9. Verissimo sempre infiiskiata d ki mi diceva nn prenderlo ora16mesi nn lo prendo se piange x un capriccio ma lui smette subito solo k ancora vuol dormire lettone CN me è sì muove tantissimo e nn dormo x niente ma passerà :*

    • I miei 4 e 6 anni ancora dormono con me …6 lunghi anni di notti insonni. ora son pochi giorni che dormono da soli e la notte mi mancano tantissimo!! Sara’ anche faticoso,ma riempie il cuore!!Godiamo e facciamoli fodere dell’affetto reciproco finché possiamo…niente di più bello ♡

  10. L ho sempre fatto con la mia prima figlia e lo sto facendo con la seconda… E și… Appena si mette a piangere io la prendo in braccio x calmarla e mi dicono tutti :eh ha già preso i vizi. E io rispondo a tono che non me ne frega nulla… Ho tutto il tempo x lei… Se non lo facciamo adesso quando saranno grandi sarà troppo tardi

  11. Ai bambini piccoli fa bene stare piu tempo possibile liberi sul tappeto in modo che riescano a sviluppare al meglio le loro capacita’ fisiche…ovvio che poi quando sono annoiati si coccolano e si tengono in braccio..ma come abitudine, almeno per i miei io non l’ho mai piu di tanto usata…anche perche’ credo che e’ lasciandoli liberi che capiscono che possono stare sereni e tranquilli, non stando sempre attaccati alla mamma…soprattutto poi all’asilo, soffrono meno il distacco…

  12. Quando mio figlio è nato passavamo le giornate sul lettone,si addormentava sopra di me e io rimanevo lì in attesa che riaprisse i suoi occhietti per mangiare😍il contatto fisico è la cosa più bella che ci sia e soprattutto non ostiniamoci a seguire regole che detta la società ma seguiamo il nostro cuore e le nostre sensazioni che non sbaglieremo

  13. No? Mia figlia ha due anni e pesa 13 kg. Vuole stare sempre in braccio e a me s spacca la schiena. Se nn la abbraccio piange sempre più disperatamente. Sta sempre con me e nn riesco a lasciarla neanche con i nonni

  14. La mia figlia di 3 mesi li piace a stare in braccio mentre camino , e ora comincia anche essere pesante a stare tanto in piedi con lei in braccio ma penso che è tutto amore e non sopporto vederla piangere.
    Se non li teniamo ora in braccio e darli tanti baci e amore fra qualche anno non li vorrà più ne i baci ne stare in braccio, quindi godiamoci ora i nostri piccoli per non rimpiangerli dopo di non averlo fatto.

  15. Io lo tengo in braccio quando me lo fa capire….È diventato pesante ed ama molto giocare libero sul tappeto ma è la notte il nostro momento…quello in cui me lo tengo stretto e lo abbraccio forte…

  16. la cosa strana della nostra società è questo vedere il contatto fisico con i bambini come qualcosa di negativo, da evitare assolutamente. Sembra che questi bambini meno si toccano e meglio è… che tristezza

  17. Boh mi fa strano sta cosa fatto stà che mia figlia la tengo in braccio per darle da mangiare, cambiarla ma per il resto sta o in sdraietta o sul tappetino giochi..non voglio viziarla e non voglio che nemmeno gli altri la vizino..