«Ti amo ma non vorrei essere la tua mamma»

Ne abbiamo parlato tempo fa: nel libro Regretting Motherhood si trattava il tema di chi si è pentita di essere mamma.  

Ora su Vanity Fair leggiamo la testimonianza di una mamma italiana che racconta proprio questo.

Un figlio voluto e amato, ma una libertà perduta

Questa mamma ha avuto il figlio a 34 anni, e non si è mai fermata a pensare se fosse una cosa voluta o non voluta. Il bimbo è molto amato, ma la sua mamma si sente soffocata dalla maternità. Dice che quando va fuori per lavoro, si sente libera, felice e leggera e quasi si dimentica di averlo.

«Mio figlio è un bravo bambino, va bene a scuola, è dolce ed è molto attaccato a me. Però io non vorrei essere la sua mamma, né la mamma di nessun altro. Voglio il meglio per lui ma non vorrei dipendesse da me».

Si sente molto in colpa per tutto questo, ed ovviamente non vuole parlarne col marito, di cui è molto innamorata.

Ha provato a discutere su qualche gruppo di mamme ma è stata insultata in tutti i modi.

E dalle sue parole si capisce quale dolore può provare un essere umano che passa una cosa del genere. Non solo: l’ultimo pensiero è per il figlio, che non dovrà mai saperlo. Perché si merita una mamma felice di esserlo.

E voi, cosa ne pensate?

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31 commenti

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  1. Ringrazio il celo di non aver mai avuto figli. Provo pena e profonda comprensione per questa donna e la capisco. Penso che se fosse capitato a me di essere madre, me ne sarei pentita e avrei provato lo stesso senso di soffocamento da una parte insieme ad un profondo senso di colpa nei confronti del mio eventuale figlio.
    Non ho mai voluto essere madre, né moglie se per questo. La figura della donna madre, moglie e, peggio ancora, casalinga mi è sempre apparsa profondamente triste. Ho capito sin da piccola che decisamente non faceva per me, e questa mia sensazione oltretutto mi ha causato un bel po’ di problemi ad identificarmi con la figura femminile per eccellenza, cioè mia madre, che era appunto madre, moglie e casalinga. Sapevo in cuor mio che mai e poi mai avrei voluto essere come lei, né come tutte le altre donne che gravitavano nella mia vita, cioè le mie zie, le madri dei miei amichetti: tutte madri, mogli, casalinghe. Ma sono nata nei primi anni ’70 in un’epoca in cui la stragrande maggioranza delle donne facevano questo, stavano a casa ad occuparsi dei figli e dei mariti. Io volevo una vita avventurosa. Oltretutto nemmeno la TV veicolava messaggi incoraggianti: gli eroi che salvavano il mondo erano sempre gli uomini; le donne erano sempre quelle da salvare. Io non volevo essere la principessa da salvare, volevo essere il cavaliere che uccide il drago, l’eroe che salva il mondo. Insomma il sessismo negli anni ’70 era imperante, ancor più di oggi, e no vi erano molti modelli femminili validi da emulare.
    Ovviamente all’epoca non sarei stata in grado di verbalizzare adeguatamente le mie sensazioni. Sapevo solo che il destino riservato alle donne era amaro, costrette a stare a casa essere mogli e madri amorevoli, schiave dei propri figli e mariti e per questo impossibilitate a realizzare qualsiasi altro sogno o ambizione. In gabbia per sempre. No, io non avrei avuto questo destino.
    Crescendo questa convinzione si è ancor più rafforzata. Non ho mai cambiato idea, anzi, mi sono sempre più convinta di aver fatto la scelta giusta. Non solo perché non ho mai avuto un briciolo di istinto materno, né ho mai provato grande trasporto per i bambini in genere, ma anche perché la società in cui viviamo, tutt’oggi, non da grande supporto alle donne che diventano madri. Per anni ho avuto un lavoro precario, avere figli avrebbe comportato l’inevitabile perdita del lavoro e quindi della mia indipendenza economica. Quindi non ho mai voluto figli anche per ragioni di ordine pratico.
    Adesso ho 47 anni, molti mi chiedono perché non ho mai avuto figli, pur essendo stata sposata (in verità per brevissimo tempo…. nemmeno il matrimonio fa per me!) e pur essendo una bella donna (non ho mai capito che nesso ci sia tra la bellezza fisica e l’essere madre—bha!). Per anni ho inventato mille scuse, pur di non dire che non sono mai diventata madre semplicemente perché non ho mai desiderato esserlo. Evitavo dire la verità perché mediamente le donne che affermano di non volere figli sono considerate, egoiste, superficiali, strane, donne a metà. Se un uomo dice di non volere figli o di voler sposarsi è tutto normale….ma se lo dice una donna….apriti cielo! Ormai da tempo me ne infischio dei commenti altrui, a chi me lo chiede dico la pura e semplice verità!

  2. Io la capisco profondamente…diventare mamma stravolge la vita e cè chi passa dei momenti veramente difficili..sono diventata mamma da poco, desideravo tantissimo, e lo stesso ho avuto dei momenti dove i pensieri andavano per conto loro…”del tipo chi me lo ha fatto fare”…la depressione che non auguro a nessuno è umicidiale…oggi tutto bene, la amo alla follia e non potrei più vivere senza di lei…ci vuole un anno circa e passa tutto….ANDRÁ TUTTO BENE MAMMA

  3. Io questa mamma la capisco in pieno.Sono una mamma di 33 anni c.a con gemelli. .. ( 2 maschietti )… Vivo lontana dalla famiglia in Germania con mio marito e aiuto ne ho solo da mio marito ( che e’ un tesoro con i piccoli. .. ) A volte mi sento vuota ma se tornerei indietro rifarei tutto.. Vita sociale 0 e lavoro nn soddisfacente per poco ma avro ‘ tempo e modo di rifarmi una vita. .. loro sono la priorita. ..Mamma si nasce .. .

  4. È una fantastica mamma! Perché onesta e consapevole! Troverà il modo di affrontare al meglio il futuro! Spero che legga questo messaggio e mi contatti Xche io la capisco anche se di figli ne ho 3!

  5. Quando mi sento che non ce la posso fare guardo mio figlio sorridere e passa tutto. Nel proprio figlio penso ci sia la chiave per andare avanti serene. Ma io non ho mai pensato di tornare indietro, mi dico sempre perché non sono diventata mamma prima perché è stupendo!!!

  6. Mi spiace ke si sente una donna a metà..cm mamma mi sento di dirle ke è normale, essere mamme x me significa ma in senso positivo ovviamente, annullarsi completamente x il proprio figlio quando è neonato!! Loro dipendono da noi!!! Cm donna nn mi sn mai sentita ne vuota né a metà!!! Ci vuole tempo.. Vedrai ke andrà tutto bene…

  7. Sono Mamma da 4 messi ed riesco bellussimo organisarmi i giorni pure con mia bimba..Ma queste cose nn ho pensato mai…Non e faccile ma l’amore vinge tutto….Meschina e confusa..

  8. Di sicuro il figlio percepisce questa sorta di “peso” , potrà nasconderlo al marito ma con lui non ci riuscirà. .. Detto questo non la comprendo cioè non riesco proprio a immedesimarmi in una situazione simile, ma mi dispiace tantissimo per lei che non è capace di godersi la cosa più bella del mondo , i figli e nello stesso tempo per quello che il suo bimbo porterà dentro .. perché lui avrà già immagazzinato tutti questi sentimenti ambivalenti

  9. Ciao, io l’unica cosa che mi sento di dirle è che anche a me è successo per qualche giorno, dopo che siamo tornati a casa dall’ospedale, di pensarla come te, ma poi trovato un equilibrio a questo cambiamento e passata la depressione post partum anche questa sensazione è andata via. Quindi capisco esattamente come ti senti. Quello che dovresti provare a fare (ma credo tu lo abbia già fatto) è di andare da uno psicoterapeuta e cercare di capire da dove nasca questo sentimento e magari trovate un modo per attenuarlo un po’ perché dal poco che ho letto sembra proprio che la cosa non faccia piacere a te per prima e già il fatto che tu non faccia mancare nulla a tuo figlio, che lui si senta amato lascia trasparire come tu sia un’ottima mamma. Perché fare la mamma quando il figlio lo si vuole essere è sì difficile ma lo è ancora di più quando non lo si vuole essere.

  10. Essere mamma è un’avventura meravigliosa, immensa e l’immensità a volte può anche spaventare. Quello che mi sento si dire….vivi quest’avventura giorno per giorno. Vivi la vita che prende vita e non pensare troppo. Goditi tuo figlio e il tuo essere mamma. Se ci si perde in chiacchiere sterili poi si perde e non si gode quest’esperienza meravigliosa. La nascita di un figlio è una continua conoscenza per una mamma. E anche nel diventare mamma si riscopre una parte di se …una forza che non si pensava di avere. Tutto il modo di fare, di vedere avrà sapori colori diversi. Non pensare troppo guarda il tuo bambino e tutto sarà più facile.

  11. Non potrei vivere senza mia figlia…siamo solo noi due (ed i super nonni grazie a Dio)e non è certo semplice. ..ma la vita è bella ogni giorno grazie alla mia bambina. ..non giudico certo ma non arrivo a capire questa mamma.

  12. Evidentemente può capitare. Uno può desiderare un figlio e capire strada facendo che non é un’esperienza per cui si era pronto. Non é bello, ma può capitare. É inutile insultare chi lo dichiara. Non serve a niente. Questa donna dovrebbe forse analizzare questo sentimento per superarlo o accettarlo prima di tutto per sé stessa e per il figlio che comunque esiste e non l’ha chiesto. Quali che siano i propri sentimenti le proprie responsabilità restano.

  13. Ribadisco quello che ho già scritto dopo aver letto questo articolo su un altra pagina. Per me è una malata di mente. Ne la capisco né la giudico. Le vorrei solamente consigliare di andare da uno bravo perché la signora in questione nn sta bene di testa.

    • Mi fa piacere notare come si diventa specializzati in qualcosa così, all’improvviso. A meno che tu non abbia una laurea in psichiatria o in psicologia lascia che siano gli esperti a stabilire se ha una malattia. Tra le altre cose il modo in cui usi il termine “malata di mente” è molto dispregiativo e anche un po’ razzista, come se le persone con problemi psicologici lo avessero scelto e quindi siano cattive. Come dice il termine “malato di mente”, la persona in questione ha una malattia che non dipende da lei, è come se ti venisse l’influenza e tutti iniziassero a incolparti per questo e ad evitarti. Cerchiamo sempre di pensare e scegliere con cura le parole prima di esprimere un opinione.

    • E invece questa mamma dovrebbe avere tanto supporto. Anche io ho due figlie. Le cresco senza aiuto di nessuno. A volte mi sento anche non realizzata del tutto. La donna non e solo la mamma e moglie. Ma nn vol dire, che non le amo. Anzi, aspetto un terzo figlio, perche col tempo ho capito, che sono proprio i figli che mi danno la forza di fare tutto quello che voglio.

  14. Anch’io mi sono sentita così e dopo un anno dalla sua nascita alcuni giorni mi ci sento ancora, ho pensato di non essere ” portata” ad essere madre, ma è la MIA VITA e quando sono senza di lui mi manca da impazzire… Non bisogna giudicare niente e nessuno.

  15. Non si può giudicare, perché l’impegno necessario per crescere un figlio è enorme! Personalmente non ho mai desiderato di tornare indietro nemmeno una volta, se non per avere la mia cucciola prima… Quanto tempo ho perso senza di lei! <3

  16. È normalissimo sentirsi soffocare e desiderare a volte di tornare indietro… Questo non significa non amare il proprio figlio. Anche a me capita a volte di pensare che non vorrei essere SOLO la sua mamma ma anche altro. Credo però che questo sia possibile soprattutto se ha un lavoro che la gratifica e una vita sociale piena. Non bisogna colpevolizzarla ma mi sentirei di dirle di apprezzare quello che ha sia all’interno che all’esterno della sua famiglia.

    • Forse non hai capito cosa intendevo con il mio commento. È difficile spiegarsi in poche righe. Secondo me è sempre meglio evitare di giudicare in modo così affrettato soprattutto quando si parla della maternità che è una cosa molto delicata e profonda. Cmq ti assicuro che non ho bisogno di nessun consulto, grazie!

  17. Io penso che come per tutto nella vita bisogna “essere portate”, tipo come la pittura o il teatro. Questo però non toglie come dice questa mamma che i figli si amano alla follia. Io vorrei essere la mamma di mio figlio e per questo che sono incinta una seconda volta, ma a volte noto che è più bravo mio marito a fare la mamma anziché io. Non ho pazienza sono pigra e non molto gentile e comoassionevole. Io non critico questa mamma anzi in minima parte la capisco. Ma vorrei consigliarle di godersi questi momenti perché quando sarà vecchierella e sarà in pensione secondo me se ne pentirà un po’!