Traumi dentali e quarantena: i consigli del dentista

Già in tempi normali, i traumi dentali sono all’ordine del giorno: la particolare situazione di questo periodo, con i bambini a casa da molto tempo, rende questo argomento ancora più attuale.

La noia stimola la ricerca di nuovi giochi, nuove avventure, e purtroppo anche giochi potenzialmente pericolosi.

Sapere come gestire i traumi dentali può sicuramente sentire i genitori più sereni. Giusto per avere un’idea della situazione, a 5 anni circa 1 bambino su 3 ha subito un trauma dentale, a volte di lieve entità, altre un po’ più grave.

Anche per bambini e ragazzi più grandi, l’incidenza di traumi non diminuisce: a 12 anni la percentuale è ancora del 20-30%. Ma di cosa parliamo, quando parliamo di traumi dentali? Si parla di fratture, lussazioni o avulsioni traumatiche (perdita) di uno o più denti. Vedremo insieme i comportamenti da tenere nelle diverse situazioni.

Traumi dentali nel bambino: fratture

Per frattura del dente si intende un dente spezzato. Sia che si tratti di un dente deciduo che di un dente permanente, la gestione domestica ed il trattamento odontoiatrico non differiscono.

La prima cosa da fare in casa è recuperare e conservare il frammento spezzato in modo corretto, cioè nel latte o nella soluzione fisiologica.  Se la frattura non è così estesa da interessare il nervo del dente, si potrà procedere con una ricostruzione, o riattaccando il frammento fratturato. Il dentista provvederà poi a valutare la terapia più adatta e a controllare che il trauma non abbia causato la “morte” del dente.

Se la frattura interessa anche il nervo, la gestione casalinga non cambia: conservate il frammento come indicato e contattate subito il dentista. In questo caso sarà necessario il trattamento endodontico, a giudizio dello specialista.

Ogni situazione di dolore rappresenta una urgenza non differibile.

Traumi dentali nel bambino: lussazione

Quando il trauma sposta il dente dalla sua posizione originale, senza fratturalo o estrarlo completamente, si parla di lussazione. Anche in questi casi è importante contattare il dentista e magari fornirgli un’adeguata documentazione fotografica o video in modo da semplificare una prima ipotesi diagnostica ed eventualmente programmare un appuntamento urgente.

La lussazione può spostare il dente in diversi modi: quando il dente rientra nella gengiva, parliamo di lussazione con intrusione del dente. Per i denti da latte, si ha solitamente la rieruzione spontanea, ossia il dente può tornare in sede da solo. Con i denti permanenti, è più frequente la necessità di ricorrere al trattamento ortodontico.

Diversi sono i casi di lussazione con estrusione, ovvero lo spostamento del dente verso l’esterno o l’interno. Nei denti della serie permanete si cerca sempre di riposizionare correttamente il dente e fare in modo che rimanga in posizione. Per i denti da latte si valuta la possibilità di ripristinare la situazione preesistente o di non agire, mantenendo la dentatura sotto controllo.

Traumi dentali nel bambino: avulsione

In ultima analisi c’è l’evenienza meno favorevole: la perdita del dente.

Quando il dente perso è un dente da latte, il reimpianto è assolutamente da evitare! Il dentista controllerà che non vi siano residui del dente all’interno dell’alveolo, e valuterà la necessità di ulteriori controlli, terapia farmacologica e interventi mirati al mantenimento dello spazio in arcata.

Se invece viene perso un dente permanente, il fattore tempo è importantissimo. Contattate subito il vostro dentista di fiducia, che vi guiderà nella gestione dei postumi dell’incidente. Recuperate immediatamente il dente, se è sporco lavatelo con acqua o soluzione fisiologica avendo ben cura di tenerlo per la corona (la parte di dente che normalmente spunta dalla gengiva) senza toccare la radice e soprattutto senza spazzolarla o grattarla per pulirla.

Questo articolo vuole essere una guida sintetica per i genitori che in questo modo possono sapere come gestire le emergenze. A tal proposito vi consiglio di scaricare l’applicazione della IADT (International Association of Dental Trauma) ToothSOS che include una sezione dedicata ai pazienti, in cui riporta come comportarsi caso per caso. La app è al momento disponibile solo in inglese.

L’alleanza tra famiglia e dentisti ci permette di dire, anche in queste situazioni: “Andrà tutto bene!”

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