Una casa troppo ordinata rende infelici?

”La casa ordinata non esiste nella realtà, e la ricerca ossessiva della stessa rende infelici”. Con questa affermazione il professore brasiliano Mario Sergio Cortella mette in discussione uno dei più frequenti motivi di discussione di una famiglia, che inevitabilmente si ripercuotono negativamente sui nostri figli.

La tesi del professor Cortella: colpa dei social

Il Professor Cortella è un docente di Filosofia della Pontificia Università Cattolica di San Paolo, in Brasile. E’ stato membro del ‘Education Ministry Technical Scientific Council of Basic Education’ dal 2008 al 2010 ed è un personaggio molto apprezzato nei Talk Show televisivi, soprattutto nel suo paese.

La sua affermazione non è ovviamente un insulto a tutti gli sforzi in cui ci prodighiamo ogni giorno per fare le pulizie di casa, sappiamo che mantenere la casa sufficientemente pulita è importante per noi ed i nostri piccoli, in qualsiasi contesto familiare.

L’osservazione del Professor Cortella è rivolta alla deriva ossessiva che, soprattutto negli ultimi anni, ha preso piede. La ricerca dell’ordine ad ogni costo, la ricerca insistente della perfezione in casa rende infelici.

La spinta a questa deriva è data soprattutto dai Social Media che sempre più ci mettono in testa immagini da copertina di fantastici salotti, ordinate camere da letto e pulitissime cucine, ma la realtà non è questa: la vita di ogni giorno è fatta di impronte sui cuscini del divano, di letti sfatti e di cucine dove, se sono state usate per fare da mangiare, saranno inevitabilmente sporche.

Le case sono fatte per essere vissute, non per essere pulite e fotografate e la ricerca dell’ordine e della perfezione si ripercuote negativamente sul nostro umore, in quanto il raggiungimento dell’obiettivo è pressoché impossibile, soprattutto se si hanno dei figli.

L’esempio del professor Cortella: i compleanni in famiglia

Lo studioso prosegue nella sua analisi portando l’esempio dei compleanni festeggiati in famiglia da bambino. Ci si trovava un giorno prima per i preparativi, si stava molto tempo insieme e serviva altrettanto tempo per pulire dopo i festeggiamenti, ricorda il filosofo.

Al giorno d’oggi i compleanni dei bambini vengono organizzati con tempi precisi, cadenzati da un programma distribuito tra animazione, taglio della torta, canzoncine e balli, e tutto si risolve in poche ore.

L’osservazione dello studioso ci ricorda che la vita reale è diversa dalla carta patinata e dalle immagini dei Social, deve essere vissuta, e la vita è fatta di emozioni, amore, tempo trascorso insieme ed un po’ di disordine.

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