L’Antitrust ha multato TikTok per inadeguati controlli sui contenuti per minori

15 marzo 2024 –

Si torna a parlare insistentemente di TikTok in queste settimane: l’Antitrust ha multato per 10 milioni il colosso dei social cinese per inadeguati controlli sui contenuti potenzialmente pericolosi i per i bambini.

TikTok e i mancati controlli sui contenuti per minorenni

Dopo la tragica morte di Tommie-Lee, il bambino di 11 anni morto per una challenge lanciata proprio sul social e dopo la decisione della camera degli Stati Uniti che potrebbe portare al bando di TikTok nel paese, TikTok è nuovamente al centro delle polemiche.

Da anni le famiglie chiedono maggiori controlli da parte dei social media sui contenuti che vi circolano: spesso i video che diventano virali lo fanno nel bene e nel male. Infatti questi possono essere anche contenuti che parlano di autolesionismo, incitazione all’odio, e suicidio. Sono davvero troppi i casi di ragazzi suicidati o morti in seguito a challenge, commenti sgradevoli e stalking.

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La sfida che TikTok e altri social network affrontano nell’equilibrare la libertà di espressione con la sicurezza degli utenti è complessa. La profilazione algoritmica, che mira a personalizzare e migliorare l’esperienza dell’utente, può avere l’effetto collaterale di esporre gli utenti a contenuti dannosi o inappropriati, come nel caso del “chroming” o della “cicatrice francese”. Questo solleva questioni sull’efficacia delle linee guida e dei controlli autoimposti dai social media per garantire un ambiente sicuro.

Sono infatti tanti i minorenni che frequentano TikTok, anche prima dell’età legale per accedervi, che in Italia e nella maggior parte dei paesi è 13 anni.

Fonte: TikTok – Ricorsi di minorenni su TikTok

E nonostante l’applicazione di policies e algoritmi che dovrebbero disincentivare la diffusione di tali contenuti, questi continuano a girare e spesso a esserne catturati sono proprio i bambini, categoria di utenti ancora immatura e incapace di distinguere il bene dal male.

L’uso dei social da parte dei bambini e le responsabilità dei genitori

Tuttavia questo non dovrebbe deresponsabilizzarci in quanto genitori: è chiaro che se un bambino è iscritto su TikTok ben prima dell’età raccomandata e i genitori ne sono al corrente, è importante che gli stessi genitori vigilino sull’uso dei social (e in generale dello smartphone) che ne fa il bambino.

Si può intervenire in diversi modi, ma soprattutto tramite il dialogo aperto con i figli e con l’applicazione di tutti gli strumenti che abbiamo per il parental-control.

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Questo non vuol dire spiare i nostri figli, ma molto semplicemente interessarci di quello che fanno e vedono sui social: la maggior parte dei genitori vive quello che sembra un nuovo divario generazionale, che li rende incapaci di capire i balletti buffi e i video per cui i nostri figli si divertono e condividono con gli amici. Non bisogna certo condividere tutto, ma i timori, le angosce e le paure sì.

La multa da 10 milioni di euro a TikTok

La decisione dell’Antitrust di multare TikTok per 10 milioni di euro evidenzia una crescente preoccupazione normativa riguardo alla gestione dei contenuti online, in particolare quelli che possono minacciare la salute fisica e mentale degli utenti più giovani.

La multa inflitta a TikTok è un promemoria importante per tutte le piattaforme social che la responsabilità di proteggere i loro utenti, specialmente i minori e quelli vulnerabili, è una priorità che richiede un’azione costante e rigorosa. Allo stesso tempo, questo caso evidenzia la necessità di un dialogo continuo tra i regolatori, le piattaforme di social media e le comunità di utenti per trovare un equilibrio tra innovazione, libertà di espressione e sicurezza online.

Anche la notizia del voto della Camera degli Stati Uniti per limitare l’influenza di TikTok nel Paese sottolinea l’importanza geopolitica e la dimensione della sicurezza nazionale legate alla gestione dei dati e dei contenuti sui social media. Ciò implica una crescente consapevolezza delle implicazioni della tecnologia e dei dati nella geopolitica globale, oltre a sollevare questioni sui limiti della regolamentazione nazionale in un ecosistema digitale globale.

Anche la città di New York ha fatto causa contro TikTok, Instagram e Facebook per aver creato dipendenza nei bambini : tutte queste notizie sottolineano la necessità di una regolamentazione più rigorosa e su misure preventive per garantire che le piattaforme digitali operino in modo responsabile e trasparente.

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Un commento

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  1. Verissimo….ma dove stiamo andando…salviamo i bambini e i ragazzi dal web non regolare…bellissimo grazie buona giornata.