Vacanze e coronavirus: come preparare i bambini all’estate che ci aspetta

È appena iniziata la Fase 2 e iniziamo a guardare avanti, verso l’estate, per arrivare il più possibile preparati quando finalmente potremo allontanarci dal caldo della città e rifugiarci al mare o in montagna.

Molto probabilmente non potremo andare all’estero, ma il nostro Paese ha molto da offrire e la scelta è ampia. Iniziamo dunque a pensare al prossimo viaggio e facciamolo insieme ai nostri bambini: aiuterà anche i più piccoli a superare questo momento di difficoltà.

Parole chiave: distanza e controlli

Che la nostra scelta ricada su località del Nord, del centro o del Sud, ovunque le strutture ricettive si stanno preparando, sanificando gli ambienti e riorganizzando gli spazi per rispettare le norme di distanziamento sociale con cui molto probabilmente dovremo convivere per i prossimi mesi.

Per ora non ci sono ancora direttive precise, ma le ipotesi per ripartire sono numerose: non perderemo le nostre amate vacanze, ma dovremo accettare nuove tempistiche e nuovi ritmi.

Mentre i presidenti delle regioni organizzano un piano di aiuti economici per sostenere il settore, proprietari, ristoratori e operatori turistici stanno unendo le forze per ideare proposte su misura.

Una soluzione potrebbe essere la colazione in camera negli hotel o la cena servita a orari diversi, ombrelloni e sdraio prenotati tramite app o spiagge accessibili a numero chiuso.

Subito abbandonata l’idea delle coperture in plexiglass sulle spiagge, che permetterebbero di delimitare le diverse aree ma renderebbero poi poco vivibile il tempo trascorso in riva al mare. Dalla Sardegna arriva il suggerimento di un passaporto sanitario che permetta di controllare i turisti in arrivo via aereo o via nave e attesti la loro condizione di salute.

Sognando i castelli di sabbia: anche i bambini organizzano le vacanze

Tutto il settore turistico vive già una profonda crisi e i prossimi mesi non vedranno un netto miglioramento, ma i danni potranno essere limitati se almeno in parte gli alberghi potranno accogliere i loro ospiti, se i ristoranti serviranno sì meno tavoli, ma almeno non saranno costretti a chiudere la saracinesca, se i villaggi potranno ospitare camper, caravan e tende, in piazzole ben organizzate e autonome.

Noi guardiamo al futuro con speranza e vogliamo iniziare a pensare alla prossima meta: coinvolgiamo i bambini nella decisione, in modo che anche loro possano iniziare a sognare.

Un tuffo in mare e un castello di sabbia, una camminata nell’aria fresca delle nostre montagne, una gita al lago: sogniamo a occhi aperti oggi, per vivere un’esperienza intensa domani, quando nulla sarà dato per scontato e ritroveremo il vero valore della natura, dell’arte, della cultura. Quando potremo rivedere, e toccare, dal vivo le bellezze del nostro Paese.

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