Vietato giocare a palla: per una scuola spagnola sono meglio i giochi cooperativi

Una scuola spagnola ha vietato l’uso della palla durante i momenti ricreativi: la loro idea è quella di sostituire i giochi competitivi con altri passatempi cooperativi e più creativi.

Vietato giocare a calcio e a basket

La scuola pubblica El Martinet di Ripollet, vicino a Barcellona, ha fatto recentemente parlare di sè per una nuova regola introdotta per i suoi 480 studenti.

Nei momenti di gioco libero è vietato l’uso di palle e palloni, e quindi giochi come il basket, il calcio e la pallavolo sono completamente banditi.

Questi giochi sarebbero colpevoli, secondo i dirigenti, di sviluppare personalità competitive e facilitare i conflitti.

Vengono invece preferiti giochi educativi, creativi e cooperativi, in cui l’obiettivo non è vincere ma lavorare insieme. Largo dunque a spazi aperti in cui è possibile confrontarsi con la natura, costruire piccole dighe e coltivare un orto insieme.

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Fonte: El Pais

La scuola non è un centro sportivo

A scuola sono vietati palle e palloni, ma questo non impedisce ai suoi studenti di praticare gli sport di squadra tradizionali fuori dall’ambito scolastico.

Il direttore dell’istituto, Montserrat Navarro, tiene a sottolineare che i bambini possono utilizzare i centri sportivi e gli spazi pubblici nel loro tempo libero, mentre le ore di scuola, anche durante li intervalli, vengono dedicate ad attività più costruttive, che insegnino la cooperazione e non la competizione.

L’educazione secondo El Martinet

La scuola spagnola è balzata agli onori della cronaca per la proibizione dell’uso della palla, ma quest’ultima regola è solo una piccola parte del sistema educativo in uso nell’istituto El Martinet.

Qui non esistono materie nè esami nè voti e gli studenti alternano momenti di apprendimento in classe a lunghe sessioni all’aperto. Ogni studente è libero di apprendere seguendo i suoi tempi e ritmi ed è considerato sempre importantissimo lavorare tutti insieme, piuttosto che in competizione.

L’unico momento della giornata in cui tutti gli studenti sono di fatto costretti a praticare la stessa attività contemporaneamente è quello della mensa.

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