Ansia: come non trasmetterla ai nostri bambini

L’ansia e la paura sono sentimenti che i genitori possono trasmettere inconsapevolmente ai propri figli: quando gli adulti non riescono a gestire queste emozioni in modo costruttivo, i vissuti ansiosi possono infatti coinvolgere anche i bambini. Il rischio è così quello di sviluppare nei piccoli personalità caratterizzate da disturbi d’ansia e paure ingiustificate. Secondo studi scientifici, questo anello può essere spezzato prendendo coscienza del problema ed intervenendo in tempo, soprattutto sulle modalità comunicative di mamma e papà.

Come una mamma può trasmettere l’ansia al bambino

Tutti i genitori desiderano crescere dei figli sani e sereni, capaci di affrontare la vita in maniera autonoma e dotati di spirito propositivo. Purtroppo a volte questi buoni propositi si scontrano con lo stile educativo proposto dagli adulti stessi: al fine di maturare un profilo forte ed autonomo, occorre comunicare al bambino sicurezza e fiducia nei propri mezzi, rendendolo allo stesso tempo consapevole dei pericoli del mondo esterno. Tuttavia, quando quest’ultimo aspetto diventa preponderante, a causa di un atteggiamento eccessivamente protettivo dei genitori, ecco che i figli possono percepire costantemente paure ed ansia nei confronti di cose, persone e situazioni.

Sebbene queste componenti caratteriali siano attribuibili anche a fattori genetici ed ambientali, i genitori possono ridurre la sicurezza dei figli con un approccio troppo allarmistico. Un esempio è limitare la mobilità ed i contatti sociali dei bambini per via di timori ingiustificati o adottare misure oltremodo protettive per salvaguardare la loro salute. Tutto ciò trasmette un senso di intrinseca insicurezza ai figli, che si sentono quindi deboli e continuamente minacciati da presunti pericoli che non sono in grado di controllare.

Ansia nei bambini: prevenire è meglio che curare

Il primo passo per evitare di crescere figli ansiosi consiste nell’identificare l’origine del problema, che spesso risiede nei genitori stessi. In uno studio condotto dalla psicologa Golda Ginsburg dell’Università del Connecticut degli adulti con dei disturbi ansiosi sono stati sottoposti ad una terapia mirata a ridurre questi stati emotivi. La ricerca ha permesso di scoprire che solo il 5% dei figli di questo gruppo ha sviluppato problemi di ansia, mentre molto più alta era la percentuale dei figli di chi non aveva seguito la terapia.

Questo studio ha consentito di capire quanto sia utile agire tempestivamente sugli mamma e papà, rendendoli più consapevoli del loro stile educativo. Ugualmente importante è fornire loro gli strumenti giusti per limitare l’ansia nella comunicazione con i propri figli, in modo tale da diminuire i loro timori e renderli più autonomi e sicuri nel corso del loro processo di crescita.

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