Canto carnatico per un travaglio sereno

Care mamme, man mano che il pancione cresce, noi ci prepariamo ad accogliere nel modo migliore possibile questa nuova vita che giorno dopo giorno cresce dentro di noi. Se la gravidanza procede in maniera fisiologica sono tante le opzioni offerte alla futura mamma per vivere il momento del travaglio e del parto in un modo consapevole e attivo ed accompagnare il piccolo alla nascita in modo naturale e senza traumi. Se siete indecise su quale corso è più adatto a voi e volete andare oltre al solito corso di preparazione al parto, offerto dai consultori e dagli ospedali, soffermatevi  nella lettura per conoscere il canto carnatico.

Perchè il canto carnatico?

Durante la gravidanza è difficile immaginare come sarà il parto e ancora più difficile sarà mantenere la calma e la serenità durante le doglie. Il canto carnatico può aiutare ad acquistare consapevolezza nel nostro corpo e percepire i segnali che esso ci manda, imparando a vivere ed accettare il dolore delle contrazioni durante la nascita e a rilassarci attraverso l’emissione di suoni, poichè i muscoli della gola interessati durante l’emissione dei vocalizzi, sono strettamente legati a quelli perineali e vaginali.

Inoltre, grazie alle stesse vibrazioni prodotte dai vocalizzi, si creerà immediatamente uno stretto contatto con il piccolo, cullato all’interno del pancione.

Libero sfogo grazie al canto

Originario dell’India e utilizzato in antichità come metodo di meditazione, questo particolare canto che consiste nellemissione di vocali basato sulla respirazione, fa parte dei metodi di nascita dolce portati in Europa da Leboyer.

Scoperto durante un viaggio, Leboyer, ha fatto tesoro dei metodi di rilassamento e meditazione originari dell’India del sud dove, grazie al ritmo scandito dalla tambura – un caratteristico strumento indiano -, controllando la respirazione prima ed emettendo vocali dopo, si raggiunge uno stato interiore di rilassamento ed autocontrollo, che consente alla partoriente di vivere in maniera consapevole e serena il momento del parto.

Come è modulato il canto carnatico

Utile anche per liberarsi dei tipici fastidi della gestazione, come mal di schiena o tensione, la pratica del canto carnatico non è difficile e non richiede particolari esercizi. Per provarlo, innanzitutto bisogna avere a disposizione un posto tranquillo e silenzioso. Il canto carnatico infatti ha la caratteristica di nascere nel silenzio e finire nel silenzio, dove suono e respiro sono inscindibili e strettanente collegati durante tutta la pratica.

Fondamentale sarà incominciare con stretching per allentare la muscolatura e degli esercizi di respirazione, dove a espirazione seguirà respirazione e a suono seguirà silenzio, sussurrando all’inizio per concludere con suoni forti che lentamente diventano silenziosi.

Nonostante all’inizio possa rivelarsi difficile abbandonarsi al suono delle vocali e imparare il giusto ritmo della respirazione, scandendo suono con silenzio, una volta acquisita la consapevolezza, ci accorgeremo di avere un’energia e una gestione di noi stesse che darà i suoi frutti durante il travaglio e il parto.

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