Come parlare di terrorismo ai bambini?

Di solito a casa nostra la televisione è spenta. Ieri mattina, dopo aver lasciato nostra figlia a scuola, io e mio marito avevamo deciso di andare a fare colazione al bar, è lì che abbiamo appreso la terribile notizia

L’attentato di Manchester

Ragazzini o bambini, addirittura, colpiti da un vile atto terroristico, l’attentato di Manchester alla fine del concerto di Ariana Grande. I numeri sono da far paura: 22 morti, 59 feriti, di cui almeno 12 bambini.

Sono stata felice che mia figlia non abbia visto né sentito nulla di tutto ciò, finora… purtroppo quando succedono fatti come quelli di Manchester è difficile che i piccoli non vengano a contatto con le immagini cruente degli attimi dell’attentato e del panico che ne consegue, anche perché tutti i media ne sono bombardati.

Perciò, ho deciso di prepararmi nel miglior modo possibile per poterle parlare di questi fatti.

Per me non è facile affrontare il tema terrorismo con una bambina di quattro anni, perché è un concetto difficile che io stessa non riesco a comprendere fino in fondo.

Ho deciso quindi di scrivermi (per non dimenticarli) alcuni consigli e voglio condividerli con voi.

Consigli per parlare di terrorismo ai bambini

  1. È chiaro che se i bambini non sono entrati in contatto con le immagini dell’attentato e non sanno cosa sia accaduto, parlarne potrebbe essere controproducente.
  2. Nessuno conosce bene tuo figlio, quanto te. Quindi con le giuste parole, adatte alla sua sensibilità e al livello di maturità, spiega tranquillamente quello che è successo, senza mentire e senza aggiungere drammaticità.
  3. Parlate delle emozioni, insieme: per i bambini è importante vedere come un adulto reagisca di fronte alle emozioni forti. Se ci vedranno tristi, sapranno che anche loro possono essere tristi, ma che questa tristezza si può vincere. Se il bambino è molto piccolo, aiutalo ad esprimere le emozioni, disegnando. Se i colori sono cupi, aggiungi tonalità allegre.
  4. Aiutalo a identificare le sue emozioni: spesso i bambini, soprattutto se piccoli, non sanno identificare le emozioni. Quindi, una volta fatto il disegno, parla con lui e digli i nomi delle sensazioni che sta provando. Tutto questo lo aiuterà ad avere un contatto con la realtà.
  5. Parlagli della solidarietà umana: dopo i fatti di Manchester, per i feriti serviva molto sangue per le trasfusioni e la risposta delle persone è stata rapida e, soprattutto, veramente generosa. Sottolineare la solidarietà e i fatti positivi che avvengono dopo una sciagura aiuta il bambino a capire che le azioni negative si possono contrastare facendo del bene.
  6. Spiegagli la diversità: i nostri bambini saranno sempre più immersi in ambienti multiculturali. Allontanare da loro razzismo, sospetto e paura è molto importante perché vivano in una comunità tollerante e che combatta questi atti vili e indegni di chi non ha rispetto per la vita umana. Puoi spiegargli che la maggioranza delle persone cerca la pace collettiva. Nel caso di Manchester una sola persona (complici a parte) ha causato dolore e sofferenza, e, al contrario, moltissime hanno aiutato come potevano.

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