Inquinamento indoor: quando il pericolo nasce fra le mura domestiche

Temiamo lo smog e l’aria inquinata delle grandi città, abbiamo imparato l’importanza della raccolta differenziata e della riduzione dei rifiuti, ma se l’inquinamento che viene dall’esterno è un nemico di cui tutti siamo a conoscenza, più nascosto e insidioso è il cosiddetto inquinamento indoor, quello che si produce fra le mura domestiche. 

Proprio così, dalla cucina alla camera da letto, dal bagno alle stanze dei bambini, nelle nostre case possono annidarsi diverse sostanze tossiche di natura sia chimica che organica. Ed ecco che problemi respiratori anche cronici (come l’asma), irritazioni delle mucose, congiuntiviti, dermatiti, disturbi del sonno e altre patologie più gravi possono trovare la loro causa proprio nel contatto prolungato con queste sostanze, perché non dimentichiamo che in casa trascorriamo gran parte del nostro tempo. 

Ma quali sono le principali fonti di inquinamento indoor e come difendersi? Fondamentali la pulizia e la manutenzione periodica dell’impianto di condizionamento e della cappa della cucina, dai cui filtri possono passare batteri e muffe che proliferano con l’umidità e l’acqua stagnante. 

Attenzione poi agli ossidi di azoto e zolfo, fino al più pericoloso monossido di carbonio, originati dalla combustione e quindi da stufe, impianti di riscaldamento, forni, caldaie e fornelli a gas, anche questi da far controllare a un esperto. Da evitare, lo sappiamo, il fumo di tabacco, che sprigiona un mix di ben 4000 sostanze tossiche e irritanti: meglio accendere la sigaretta sul balcone, o perlomeno areare bene i locali dopo aver fumato. 

Altra fonte di inquinamento indoor sono i prodotti che quotidianamente usiamo per le pulizie (ma anche i deodoranti per gli ambienti), ecco perché è sempre bene preferire alternative naturali o comunque leggere le etichette ed evitare prodotti che contengono cloro e ammoniaca o possono sprigionare i cosiddetti VOC.

Se siamo alle prese con lavori di ristrutturazione o ci piace il bricolage, lasciamo le finestre aperte e prestiamo molta attenzione alla scelta di vernici (meglio quelle ad acqua), cere, solventi e colle per la posa in opera di moquettes e rivestimenti, perché da qui possono arrivare altri inquinanti come benzene e formaldeide.

Cerchiamo poi di posizionare eventuali stampanti laser e fotocopiatrici in una stanza in cui non trascorriamo troppo tempo, così da non esporci all’ozono prodotto da questi macchinari.

Per la scelta dei mobili, soprattutto per quelli che entreranno nella camera dei bambini, la parola d’ordine è puntare su materiali naturali e di qualità, informandoci sempre sul tipo di vernici, lacche o altre sostanze eventualmente usate per il rivestimento. 

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