Saper leggere prima della Scuola Primaria: un bene o un male?

Molti bambini, già a 4 anni, iniziano a scrivere le prime lettere dell’alfabeto, i numeri e il proprio nome. Non si tratta di casi eccezionali, ma di piccoli cresciuti spesso in un ambiente stimolante, dove la lettura e la scrittura sono all’ordine del giorno. Ma è opportuno che un bambino sappia scrivere e leggere prima della scuola primaria? 

Le indicazioni della Scuola dell’Infanzia sono chiare: bisognerebbe lasciare l’onere e l’onore dell’apprendere lettura e scrittura all’arrivo in Prima Elementare. Infatti la regola comune è che i bambini raggiungono la maturità cognitiva intorno ai sei anni e prima non avrebbero le capacità di farlo. Eppure, come ben sappiamo, le statistiche non sempre rispecchiano la realtà. E  se il bambino ha già iniziato per conto suo?

A questo punto urge una riflessione: pochi trovano giusto imporre lettura e scrittura ad un bambino che non mostra verso di essa il minimo interesse, rubandogli letteralmente il tempo che dovrebbe passare a giocare, e le insegnanti della Scuola dell’Infanzia sono contrarie a questo modus operandi. Diversa cosa sono però gli esercizi di pregrafismo, cioè l’allenamento manuale e cognitivo che preparerà i bimbi alla scrittura.

Altro è invece il bambino che, come si diceva a inizio articolo, chiede a gran voce di conoscere lettere e numeri e dimostra di avere già la possibilità e l’interesse di impararle. Se non è giusto frustrare i piccoli che vogliono giocare costringendoli a imparare, allo stesso modo non è giusto tarpare le ali a chi si sente già pronto.

Osserviamo con occhio critico i nostri figli, lasciando da parte l’”ansia del bambino competente”, ovvero quel desiderio di poter dire che il nostro pargolo è sempre avanti agli altri, e vediamo se desiderano davvero imparare (giocando) a leggere e a scrivere.

Se è proprio così, accompagnateli con pazienza lungo l’affascinante strada dell’apprendimento, parlandone ovviamente anche con le maestre della Scuola dell’Infanzia. Se sono intelligenti e sensibili, capiranno come venire incontro alla sete di sapere di vostro figlio.

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