Amanda realizza e regala mini vestiti ai neonati prematuri

“Venticinque e quattro” è il nome del progetto di Amanda Huhta, una mamma americana che crea e regala dei vestitini ai neonati prematuri che lottano per la vita nell’ospedale di Tucson, negli Stati Uniti.

La storia di Amanda e del suo bimbo prematuro

Il progetto prende il nome dal tempo della sua gravidanza, infatti suo figlio nacque alla venticinquesima settimane e quattro giorni. Questa mamma americana conosce molto bene cosa vuole dire avere un figlio prematuro: avere paura di toccarlo perché così delicato e indifeso e non sapere come vestirlo perché troppo piccolo.

Tutti i capi comprati per il momento della nascita erano troppo grandi per un bimbo che pesava appena 500 grammi. Ma, dopo poco più di 100 giorni di cure nel reparto di terapia intensiva neonatale, il suo bambino superò il difficile momento e poté iniziare la sua vita serenamente come tutti gli altri.

Una situazione molto delicata da cui lei, suo marito e il suo piccolo sono usciti vincitori.

Il mini vestiti per i neonati prematuri

Amanda ricorda ancora il periodo in cui guardava il suo bimbo così piccolo e fragile. Quando aveva paura di vestire quel corpicino indifeso con degli abiti troppo grandi per le sue dimensioni.

Grazie ai consigli e all’aiuto di sua madre, Amanda iniziò a cucire dei mini vestiti per i bambini prematuri come il suo piccolo. Oggi, li regala a tutte le mamme dei bambini prematuri che sono in cura nell’ospedale di Tucson. Sono dei vestitini colorati e semplici da mettere ma che permettono ai genitori di vestire senza ansia e paure quei piccoli eroi che lottano per la loro vita.

I genitori possono contattarla sul web per avere informazioni o richiedere una camicetta con una determinata fantasia. Amanda regala le proprie creazioni ai bimbi prematuri ma accetta anche delle donazioni per portare avanti il suo progetto.

Amanda si reca spesso con il suo bambino a consegnare i piccoli capi ai genitori dei bambini prematuri all’ospedale di Tucson. Quello stesso bimbo che qualche anno fa si trovava lì dopo solamente 25 settimane e 4 giorni di gravidanza e pesava appena 500 grammi. Oggi, invece, saltella felice e dona un sorriso e un vestito alle mamme che come la sua lottano con i propri figli.

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10 commenti

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  1. Un’idea meravigliosa. Undici anni fa è nata mia figlia prematura, era fine Luglio qualche negozio già chiuso, non fu facile reperire i vestitini doppio zero!!!! Cielo quanto era piccola, mi dicevano che sarebbe cresciuta senza problemi così è stato. Ringrazio Dio ogni giorno.

  2. Mio figlio nato prematuro non siamo noi mamme angeli ma loro dei vari guerrieri che insegnano a noi che nulla va dato per scontato e che il il primo sorriso di un bimbo o la prima stretta di mano sono degli autentici doni meravigliosi

    • Vedere queste immagini ti strappa il cuore in due…..soffro troppo nel vedere bimbi prematuri anche se sembra scontato dirlo mi sembra vedendoli di rimanere impalata e non poter fare nulla per loro…