ABBI, il dispositivo per bambini affetti da disabilità della vista

Si chiama ABBI ed è un braccialetto sonoro destinato a bambini non vedenti la cui funzione è agevolare il loro orientamento nello spazio.

Nella fase iniziale dello sviluppo cognitivo e delle abilità di apprendimento, i bambini affetti da gravi forme di ipovisione, e specialmente i non vedenti dalla nascita, percepiscono gli oggetti come un prolungamento del proprio corpo, durante una fase piuttosto lunga che interessa il loro percorso di crescita. Questa errata dinamica della percezione sensoriale deve essere quindi corretta attraverso specifici processi educativi atti a trasferire al bimbo la consapevolezza della propria individualità, la capacità di gestire lo spazio e di riconoscere i confini.

Questi sono stati i principi che hanno ispirato gli ideatori di ABBI, aiutare cioè i bambini non vedenti ad identificare la collocazione del loro corpo e quello degli altri nell’ambiente circostante anche per mezzo di ausili sonori.

ABBI-Logo

Come funziona il braccialetto ABBI per bambini

Il braccialetto ABBI, progettato dall’Istituto Italiano di Tecnologia si presenta come una grande rivoluzione nell’ambito dei dispositivi medici per la disabilità visiva. L’apparecchio emette un segnale sonoro che viene captato dai bambini non vedenti e convertito automaticamente dal loro cervello in un segnale spaziale, non molto dissimile dai segnali elaborati dai normovedenti. Attraverso questo segnale, i piccoli riescono a configurare una sorta di mappa del loro corpo nello spazio. L’ascolto di questo semplice segnale acustico mette poi in condizione il bambino di riconoscere la presenza di altri soggetti e di governare il proprio corpo nell’ambiente che lo circonda. Più nello specifico, ABBI inviando al bambino un feedback sensoriale per ogni movimento compiuto agevola le sue interazioni nei più svariati contesti: sociale, ludico, sportivo.

Il dispositivo infatti è dotato di una stazione intelligente gestibile non solo dalla persona non vedente ma anche da altri soggetti che lo assisteranno indossando il braccialetto, un genitore o gli amici ad esempio. La stazione permette di calcolare la distanza tra due o più individui o di appurare dove si trovano esattamente le persone che indossano il dispositivo, rendendo così possibile attività fino ad ora impensabili, ad esempio una partita di calcio.

I risultati ottenuti con ABBI

Questo innovativo dispositivo è stato testato per diversi mesi su bambini e ragazzi di età compresa tra i 6 e i 18 anni. Complessivamente si sono sottoposte alle operazioni di collaudo di ABBI oltre 100 persone affette da disabilità della vista. Dai test effettuati è emerso che ABBI è in grado di elevare in modo considerevole la qualità della vita dei non vedenti in quanto produce nell’immediato un netto miglioramento della percezione auditiva e consente interazioni sociali più ottimali. Più nello specifico, i risultati ottenuti hanno dimostrato che i bambini riuscivano ad individuare più rapidamente la provenienza delle fonti sonore nello spazio, riuscendo di conseguenza a percepire con maggiore precisione la conformazione dell’ambiente circostante.

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