Adozioni per single anche per l’Italia: dopo 12 anni Beatrice è mamma adottiva

L’italiana Beatrice Spadacini ha adottato la figlia Zawadi 14 anni fa in Kenya : solo ora, dopo 12 anni di attesa, ha ottenuto l’adozione piena anche da parte dello stato italiano nonostante sia una persona single. Una storia ed un traguardo ottenuto che possono costituire la base di partenza anche per gli altri italiani che, pur non essendo sposati, desiderano una famiglia.

La storia di Beatrice Spadacini

Beatrice Spadacini, milanese, ma attualmente residente negli Stati Uniti, era arrivata in Kenya, a Nairobi, 14 anni fa, e stava operando come addetto stampa per una organizzazione internazionale. Nello stesso tempo nelle sue ore di libertà dal lavoro, operava come volontaria in una casa rifugio dove si trovavano dei bambini rimasti orfani da genitori che avevano contratto l’Aids.

Lì avviene l’incontro con Zahawi, una bambina di soli 2 anni che fece scattare immediatamente una grande intesa tra le due e Beatrice iniziò la pratica per poter adottare la bambina, durata due anni, alla fine dei quali Zahawi è stata formalmente adottata con l’approvazione sia dello stato del Kenya che degli USA nei quali la donna si era spostata sempre per lavoro. Per avere il riconoscimento dell’adozione anche in Italia sono stati necessari altri 12 anni, a causa del suo status di single, ma la perseveranza di Beatrice ha avuto la meglio.

La legislazione italiana

In Italia questo argomento è trattato dalla legge 184 del 1983 nella quale è stabilito che le adozioni sono riservate alle coppie sposate. Esistono anche delle eccezioni riservate alle persone “single” che possono richiedere l’adozione qualora il bambino abbia avuto dei rapporti “pregressi” con la persona che lo adotta oppure se siamo in presenza di una disabilità grave.

Questa è una legge che molte persone vorrebbero vedere modificata e, a questo scopo sono state lanciate delle petizioni che hanno raccolto molte firme. Purtroppo la pandemia da covid-19 ha frenato le iniziative. Fino a quando non è stato possibile avere la conferma dell’adozione, per Beatrice ogni ritorno in Italia insieme alla sua bambina è stato difficile : una vera odissea, possibile soltanto entrando nel Belpaese come “stranieri” con il passaporto statunitense.

Fonte Immagini : Bea Spadacini su Instagram

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