Alluvione nelle Marche: il grido di dolore di una mamma che spera ancora di trovare il figlio disperso

L’alluvione che la scorsa settimana ha devastato un’area delle Marche ha procurato 11 morti, mentre sono ancora 2 i dispersi che si continuano a cercare. Uno di questi è Mattia, un bambino di 8 anni: la madre è stata salvata e si trova in ospedale, con la speranza, non ancora sopita, di poter rivedere suo figlio.

Le parole della madre

Ricoverata in ospedale con un principio di polmonite, Silvia Mereu, la mamma del piccolo Mattia, il bimbo disperso nell’alluvione avvenuta nelle Marche ha rilasciato una intervista a Repubblica nella quale ha descritto gli ultimi istanti prima di vedersi strappare il figlio dalle onde.

Mattia è autistico. Non parla ma aveva negli occhi il terrore. Cercavo di tranquillizzarlo.

La 42enne farmacista di Barbara, che a sua volta è stata messa in salvo dall’intervento dei vigili del fuoco ha dichiarato che il figlio era attaccato ad un albero e che mentre provava a raggiungerlo gli diceva “La mamma è qua, amore”, ma da quel momento non lo ha più visto.

Mi sarà scivolato dalle braccia, l’ho visto aggrappato a un tronco. Poi sono salita su un albero, ma da lì non l’ho più visto. C’era solo il nero attorno a me.

Nell’intervista Silvia Mereu ha raccontato che aveva da poco lasciato la farmacia, intorno alle 20.30 ed era andata a prendere il figlio che nel pomeriggio era stato a casa del padre. La donna con il figlio abitano in un altro paese, San Lorenzo in Campo e dopo una decina di chilometri percorsi sulla Corinaldese ha iniziato a piovere ed all’improvviso l’auto è stata investita da un’onda gigantesca di acqua e fango che ha impedito anche di tornare indietro, seguita da altre ravvicinate.

L’auto è stata come sollevata dalla potenza di quell’inondazione che arrivava dall’affluente Nevola. La macchina in pochi secondi si è riempita d’acqua. Non avevo altra scelta, dovevamo scendere e nuotare.

Silvia Mereu ha quindi deciso di scendere dall’auto ma si è trovata travolta dai detriti portati dalla piena.

Il bambino è scivolato dalle braccia e si è aggrappato ad un ramo prima di sparire. La donna si è salvata aggrappandosi ai rami e poi è riuscita a salire su un albero dove è rimasta sino all’arrivo dei soccorsi.

Le ricerche proseguono

Nella zona dell’alluvione le ricerche dei 2 dispersi, il piccolo Mattia e Brunella Chiu, proseguono, ma fino a questo momento, nonostante l’allargamento della zona controllata e l’utilizzo di apparecchiature particolari, tra cui un termoscanner, i due non sono stati trovati. Nelle ricerche sono impegnati molti uomini della protezione civile del Soccorso Alpino e Speleologico.

Finora hanno cercato Mattia coi droni e gli elicotteri, ma niente da fare. Ho lanciato un appello per l’utilizzo dei cani molecolari

A parlare è il papà di Mattia, Tiziano Luconi, che racconta la straziante ricerca al Corriere della Sera. Anche lui, come Silvia, non si dà pace:

In tre giorni ho dormito un’ora e mezza. Vorrei ribaltare ogni tronco, ogni filo d’erba per ritrovare Mattia. Io devo trovarlo, poi comunque vada sarà con me. La sera di giovedì. quando sono corso la prima volta al ponte di mattoni a cercarlo, un carabiniere mi ha detto di allontanarmi perché stavo rischiando la vita. Gli ho risposto che non ho più nulla da perdere perché la mia vita è quel bambino.

Fonte immagine: Repubblica

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