Ansia da separazione: cosa fare?

Vestite, truccate, borsa in spalla e chiavi in mano: scatta il momento della “tragedia”. Il vostro bambino, appena vi allontanate dalla stanza o state per farlo, scoppia in un pianto disperato ed in una crisi di nervi senza precedenti. Questa situazione, molto frequente, viene comunemente definita “ansia da separazione” ed è considerata una fase normale che si manifesta durante la crescita del piccolo, specialmente a partire dal primo anno di vita.

L’attaccamento dei bambini verso la mamma

È proprio durante il primo anno che il bambino inizia a sviluppare il senso della presenza ed a consolidare un attaccamento emotivo verso figure ben specifiche, diventando dipendente anche psicologicamente da quelle che lo curano quotidianamente, come la mamma.

Nel momento in cui la figura che è il loro punto di riferimento si allontana, anche per qualche minuto, o sta per farlo, i bambini vivono una vera e propria ansia da separazione. Come fare, dunque?

Distacco : come affrontarlo ?

Prima di allontanarvi dal vostro bambino, la regola fondamentale è quella di assicurarvi che i suoi bisogni primari siano soddisfatti. Un bambino cambiato, nutrito e rilassato è più preparato a gestire una situazione di stress, senza strappi o crisi.

Considerato che allontanarsi dal bambino mentre il piccolo piange e si dispera può essere molto difficile, una buona tecnica per rendere tutto più naturale è quella di esercitarsi, un poco alla volta, a superare assieme quest'”ansia da separazione”.

Lasciate il vostro bambino con una persona di fiducia per brevi periodi, spiegategli che state per uscire e che la persona accanto a lui si prenderà cura dei suoi bisogni. Poi, spiegate al piccolo che tornerete dopo un preciso periodo di tempo ed uscite. Al vostro ritorno sarà importante discutere la sequenza di eventi e ripercorrere l’accaduto per normalizzare l’evento.

Ultimi, importantissimi, consigli: non prolungate il momento dei saluti, per non accentuare la sensazione di abbandono, e non sparite di nascosto, per non aumentare nei piccoli il senso di insicurezza.

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