Bambini daltonici: come riconoscerli

Il riconoscimento dei colori è una delle tappe importanti nella crescita dei nostri figli: prima per gioco a casa e poi a scuola imparano a distinguerli e ad usarli nella maniera appropriata. E se questo non dovesse succedere? Esiste un’anomalia genetica, chiamata daltonismo, che pregiudica la distinzione dei colori: come evidenziare una sua eventuale presenza in nostro figlio? I bambini daltonici vanno infatti aiutati e capiti, fin dalle prime avvisaglie di una simile anomalia.

Daltonismo nei bambini: cos’è?

Facciamo innanzitutto un passo indietro. All’interno dell’occhio esistono dei cosiddetti coni e bastoncelli: i primi servono per distinguere i colori mentre i secondi permettono la visione notturna. L’anomalia di cui si parlava prima, che deve il suo nome a Dalton, lo scienziato che l’ha scoperta, non permette di interpretare in maniera corretta le lunghezze d’onda dei colori da parte dei bastoncelli.

Ad esserne più colpiti sono i maschi delle femmine, ma ovviamente non può essere diagnosticato alla nascita, e bisogna aspettare almeno due anni e mezzo o tre anni per avere una risposta concreta e veritiera. Esistono anche rari casi di daltonismo causati dall’uso di certe medicine o disfunzioni dell’apparato visivo.

Ci sono differenti tipologie di daltonismo: la Deuteranopia, quando non vengono percepiti il verde e le sue sfumature. Con la Protanopia, non si vede il rosso e le sue sfumature, e la Tritanopia, non si vede il blu e le sue sfumature.

I test per i bambini daltonici

Nel corso del tempo sono stati realizzati diversi tipi di test per i bambini daltonici: la maggior parte di essi si basa sulla possibilità di riconoscere una forma realizzata con pallini colorati (ad esempio un pesciolino) presente in mezzo ad altri puntini bianchi. I bambini daltonici non possono distinguere queste forme e gli esami si ripeteranno poi man mano che il bambino cresce, per vedere quanto è grave tale disfunzione.

Tra i colori che vengono più confusi, ci sono ad esempio il rosa e il grigio, il verde e il marrone o l’arancione e il giallo. Se quindi iniziate a notare, nei disegni di vostro figlio, delle incongruenze a livello di colorazione, consultate il pediatra per sottoporre il piccolo a tutti i test del caso.

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