Bambino ruba un ovetto Kinder poi, pentito, invia una lettera al negoziante

Un bambino svizzero ruba un ovetto Kinder in un alimentari di San Marino e poi decide di rimediare con una lettera di scuse e l’invio di dieci euro per risarcire il titolare del negozio.

È questa l’incredibile storia che sta facendo il giro del web, grazie al post condiviso dal signor Danilo Chiaruzzi, proprietario del negozio in questione.

Benjamin e l’ovetto Kinder rubato: una storia a lieto fine

Quando Benjamin è partito dalla Svizzera alla volta di San Marino forse non si aspettava che da lì a poco sarebbe diventato famoso: il dodicenne, infatti, preso da un momento di debolezza ruba un ovetto Kinder in un alimentari sammarinese ma poi, forse spinto dal padre o forse preso dal senso di colpa, decide di rimediare inviando una raccomandata di scuse al negoziante, con allegati dieci euro a titolo di risarcimento.

Mi chiamo Benjamin, ho rubato un ovetto di cioccolato nel suo negozio. Mi dispiace molto, ecco i dieci euro”. Inizia così la lettera di Benjamin, che ha colpito molto il negoziante il quale ha deciso di postarla sui social per diffondere la notizia.

La lettera di Benjamin e le parole del signor Chiaruzzi

La lettera di Benjamin è piena di scuse e mostra il bisogno del ragazzino di essere perdonato dal padrone del negozio; è probabile che tutto ciò derivi dall’intervento del padre, che una volta scoperto il furto ha cercato di impartire un grande insegnamento al figlio.

Un gesto che ha colpito molto anche il signor Chiaruzzi, il quale si è detto molto stupito per aver ricevuto una lettera del genere, dopo anni di furti mai denunciati. Il negoziante ha dunque fatto i complimenti a Benjamin per il coraggio avuto nel dichiararsi colpevole, e lo ha invitato a tornare a San Marino per poterlo conoscere e stringergli la mano di persona.

L’uomo ha anche affermato di voler inviare una cartolina al ragazzo, e ha esortato molti suoi coetanei a prendere spunto da lui: dagli sbagli si può sempre tornare indietro, basta un po’ di umiltà.

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