Bimbi in ospedale: arriva lo smart clowing

Durante l’emergenza da Coronavirus anche i reparti ospedalieri si svuotano degli operatori non essenziali. Ecco come un’associazione ludica per bambini ricoverati ha risposto alla nuova sfida.

Smart clowning in corsia

Le misure di contenimento per il Covid-19 hanno reso i reparti pediatrici degli ospedali dei luoghi meno divertenti: i clown e gli operatori che si occupavano di divertire e far giocare i bambini non possono più entrare in contatto con i piccoli pazienti.

L’Associazione Andrea Tudisco Onlus ha però trovato una soluzione originale per far tornare il sorriso sui volti dei bambini: lo smart clowning.

Gli spettacoli dei clown avvengono quindi da casa, con i piccoli degenti che seguono le loro prodezze tramite pc e tablet collegati in rete. Si tratta di uno dei primi esperimenti in Europa di terapia del gioco a distanza, per ora attiva solo in alcuni reparti degli ospedali di Roma.

La routine in ospedale e l’effetto della risata su grandi e piccoli

Il successo dell’iniziativa finora è stato ottimo. I clown sono riusciti ad entrare non solo nei blindatissimi reparti pediatrici, ma hanno regalato un sorriso anche a medici e infermieri che si trovano a vivere momenti di tensione.

Proprio gli operatori ospedalieri sono stati fra i più entusiasti promotori dell’iniziativa, andando fra le corsie a distribuire tablet e computer perché più pazienti possibili potessero seguire le performance a distanza.

Insomma, quando proprio i bambini ospedalizzati rischiavano di vivere un momento ancor più traumatico, a causa delle misure anti-Coronavirus, i clown hanno trovato il modo per stare loro vicini e abbattere i ponti imposti dalla gestione dell’emergenza.

Durante questo periodo di smart working e didattica a distanza anche il divertimento e lo svago per pazienti pediatrici viaggia sul web.

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