C’è vita dopo la DAD?

E finalmente abbiamo chiuso Classroom: le scuole sono finite e la prima cosa che noi madri abbiamo fatto, confessatelo perché tanto io vi vedo, è stata di disinstallare dai nostri pc le applicazioni che ci hanno introdotto a quella bestemmia che è la DAD.

Didattica a distanza

E pensare che la prima volta che ho letto l’acronimo ho pensato che se la stessero prendendo con i papà di tutto il mondo per qualche ragione che, secondo me, aveva pure un fondamento.

Quando, poi, ho capito cosa si intendesse c’ero già dentro fino al collo, e voi con me, in quella nuova routine che secondo me potrebbe tranquillamente essere annoverata, a pieno diritto, tra le Piaghe d’Egitto.

Una routine fatta di caffé, apri le e-mail, scarica i compiti, stampa i conti, controlla che il figlio faccia i compiti, oddio a che ora era la video lezione oggi, alle 15 passami il computer, no, oggi serve a me, dagli il tuo, collegati, scollegati, guarda in su, guarda in giù, dai un bacio a chi vuoi tu.

E poi, cucina, lava, stira, apparecchia, sparecchia e ancora e ancora e ancora senza soluzione di continuità mentre, ricordiamocelo, c’era anche un lavoro, il nostro, da mantenere.

Le Olimpiadi della maternità le abbiamo gareggiate in questo momento, ne siamo uscite ammaccate ma intere e non sembra sia possibile.

E adesso? Ora che è finita la DAD, anche l’estate da affrontare con i figli a casa ventiquattr’ore al giorno ci sembra una passeggiata e quindi c’è da stare allegre. O forse no.

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