Eva Mendes dice no alle sculacciate per educare i bambini

Eva Mendes, nota attrice ed ex modella, in un suo recente post ha voluto paragonare le sculacciate agli abusi domestici. La frase postata su Instagram ha dato vita ad un dibattito.

Il post di Eva Mendes: schiaffeggiare un bambino è un’aggressione

Per Eva Mendes sculacciare un bambino è come schiaffeggiare il coniuge. L’attrice sostiene che picchiare un figlio non corregge i suoi comportamenti negativi, ma lo mortifica e non gli insegna a vivere in società in modo positivo. La star americana posta questo messaggio sul valore educativo della comprensione e della calma come unico approccio valido per fare comprendere i limiti ai figli e farli crescere sani e felici.

Eva Mendes ha due bambine nate dalla sua relazione con la sua co-star di “Place Beyond the Pines”, Ryan Gosling. Le piccole, Esmeralda di 6 anni, e Amada di 4 mettono a dura prova la pazienza dei genitori, ma entrambi sono d’accordo nel crescerle senza sculacciate e punizioni corporali.

La reazione degli utenti di Instagram

Il post dell’attrice ha scatenato molti commenti sia favorevoli che contrari. Diversi utenti portano la propria storia personale a sostegno delle diverse tesi. C’è chi dice di essere cresciuto benissimo con gli sculaccioni dei genitori e di non avere vissuto quei momenti come una forma di aggressione e violenza. Altri invece raccontano di avere provato solo frustrazione in seguito agli schiaffi e agli strattoni di mamma e papà. Un altro utente ancora si dichiara a sostegno del valore educativo del rinforzo positivo.

In molti si sono chiesti infine perché quando un adulto picchia un altro adulto, in grado di difendersi, parliamo di aggressione, mentre quando un genitore picchia un bambino si parla di correzione di comportamenti negativi.

Anche l’American Academy of Pediatrics (AAP) nel 2018 ha pubblicato i risultati su una ricerca dalla quale si evidenzia che la punizione corporale è del tutto inefficace nel lungo periodo. La sculacciata inoltre, secondo lo studio americano ha effetti negativi sullo sviluppo emotivo e cognitivo. Ai genitori quindi non resta che lavorare sul rafforzamento positivo…

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