Filippine: dopo due anni i bambini finalmente tornano a scuola

Dopo circa due anni di pausa dovuta non soltanto al Covid, ma anche ad eventi climatici che si erano abbattuti sul Paese, le Filippine hanno finalmente riaperto le scuole con la didattica in presenza. Se pur con mille precauzioni, postazioni singole e una condizione piuttosto alienante per gli studenti, molti alunni hanno potuto finalmente ripartire con le lezioni e potersi così costruire un futuro.

Le Filippine: uno dei paesi in cui la chiusura delle scuole è durata di più

Non è stato soltanto il Covid a far chiudere le scuole nelle Filippine : prima ci ha pensato il vulcano Taal con le sue eruzioni che hanno impedito a circa 600.000 bambini di godere delle lezioni in presenza e prima ancora le tensioni socio politiche nel paese.

Sarà forse per questo che le Filippine, nonostante l’avvento dei vaccini, è stata una delle ultime nazioni a riaprire le scuole in presenza, peraltro a seguito dell’invito delle associazioni internazionali.
Sia Unicef che Save The Children, infatti, hanno osservato che per troppo tempo molti bambini filippini erano rimasti senza scuola, con i relativi danni sia dal punto di vista pedagogico che relazionale, in un’età molto difficile e bisognosa di socialità.

Le scuole nelle Filippine: misure molto stringenti per insegnanti e alunni

La riapertura delle scuole è accompagnata da regole molto stringenti: anzitutto il personale scolastico deve essere necessariamente vaccinato per poter interagire con gli studenti, i quali stazionano in banchi singoli, protetti da teli di plastica isolanti. Vi sono poi dei veri e propri punti per lavaggio e igienizzazione delle mani, che deve avvenire a intervalli precisi.

Come ulteriore misura di sicurezza, sono state ridotte le aule e le classi sia in termini di capienza che di numero di studenti. Tutte misure che, se pur cautelative, rischiano di isolare i bambini e di impedire loro di vivere momenti di socialità, tipici del periodo scolastico.

Fonte immagini : ABS-CBN News

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