Gli USA non forniranno più i vaccini ai bambini messicani

Niente vaccini antinfluenzali alle famiglie migranti dal Messico: questi sono le nuove disposizione del Governo USA, in risposta ai medici che avevano richiesto maggiori aiuti.

La decisione del goveno Trump

La notizia è quella che sta facendo il giro del mondo, il governo Trump non vaccinerà più i bambini migranti dal Messico come anche le loro famiglie.

Il fatto fa tanto discutere, visto che nel corso del 2019, 3 bambini sono deceduti a causa di infezioni non controllate.

I medici avevano richiesto altri aiuti, ma il Governo ha deciso di bloccare le vaccinazioni antinfluenzali.

Jonathan Winickoff, docente di Pediatra all’Harvard University che ha firmato insieme a altro medici l’appello al governo, ha infatti dichiarato:

“Le attuali condizioni in cui si trovano le persone in questi centri di detenzione, molto affollati, facilitano la diffusione di malattie infettive. Contrarre l’influenza indebolisce il sistema immunitario di un bambino rendendo più difficile combattere altre malattie”.

A parlare sono anche le statistiche: negli Stati Uniti i bambini influenza sono circa 1 su 600mila casi, mentre tra le 200mila persone che sono ospitati nei campi al confine con il Messico, si sono già riscontrati 3 decessi nel 2019 ancora in corso.

Una preoccupazione che quindi trova delle differenza facilmente visibili, tanto che i stessi Pediatri dicono: “se non verranno vaccinati, molti bambini moriranno inutilmente”.

Decessi dei migranti: un tragico record

La nota dei medici che si trovano ad affrontare questa emergenza spiega in maniera esaustiva che la scelta fatta dal Governo USA è sbagliata, a meno che vengano migliorate le condizioni dei detenuti nei campi di accoglienza al confine con il Messico.

La situazione al confine tra Usa e Messico è però ancora estremamente tragica, come denuncia l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni, secondo la quale nel 2019 sono già 514 le morti dei migranti avvenute nel corso delo loro viaggio verso l’America.

Di questi, circa la metà sono avvenuti proprio lungo il confine e le donne (67 morti) e i bambini (ben 40) costitiscono addirittura più di un quinto di tutti i decessi registrati nelle Americhe nel 2019.

Si tratta del primo anno in cui la soglia dei 500 morti viene superata già ad agosto: nel 2016 si era registrato a settembre mentre lo scorso anno questo numero era stato registrato ad ottobre.

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